lunedì 26 dicembre 2011

Il futuro di "Centovetrine"; Jeff Branson lascia "Febbre d'amore"; Ellen Holly; ricordando "La Valle dei Pini"

La bad news è che la produzione s’interromperà per 2/3 mesi, la buona invece che andrà in onda fino a giugno con qualche speciale anche in prime time già da domenica 22 gennaio 2012. Questo è il verdetto del vertice tra Mediaset e le maestranze di “Centovetrine” sul futuro della soap, comunicato ufficiosamente a tutti i fans da Pietro Genuardi tramite Twitter.
La chiusura dello sceneggiato, dettata dalla non più alta redditività del prodotto in relazione alla fascia oraria di trasmissione, comporterà la perdita diretta di 300 posti di lavoro oltre che quelli dell’indotto.




Confermato anche da Michelle Stafford (Phyllis), Jeff Branson lascerà il cast di “Febbre d’amore” nel 2012. Nella soap Branson interpreta Ronan Malloy, un agente dell’FBI che indaga in incognito sulla corruzione che dilaga all’interno del corpo di polizia di Genoa City.

“Febbre d’amore” è la terza esperienza di Branson nel mondo dei teleromanzi: ha al suo attivo, infatti, importanti partecipazioni anche ne “La valle dei pini” (Jonathan Lavery) e “Sentieri” (Shayne Lewis).
















A tre settimane dalla cancellazione, nuovi retroscena arricchiscono la lunga storia di “Una vita da vivere”. Ellen Holly, l’interprete di Carla Gray dal 1968 al 1985, ha rivelato su internet la discriminazione di tipo razziale perpetrata nei suoi confronti da Agnes Nixon.

Secondo l’attrice, la Nixon l’ha ingaggiata soltanto per attrarre spettatori di colore verso la soap. Riconosce che la leggendaria sceneggiatrice l’ha sempre reputata pubblicamente come una delle più grandi star dei teleromanzi da lei ideati, ma nella realtà la situazione era differente. Infatti, non soltanto negli anni le storie che la coinvolgevano erano sempre più marginali, ma le imponeva anche di accettare contratti non negoziabili con bassi stipendi. A supporto di quest’affermazione, la Holly afferma che la permanenza a “Una vita da vivere” le ha fatto guadagnare complessivamente 727.557 dollari mentre a Susan Lucci era riconosciuta una tale somma ogni sei mesi.

L’attrice conclude il suo intervento dichiarando che il daytime è un mondo profondamente razzista anche verso gli interpreti bianchi, in particolare quelli che hanno oltrepassato la mezza età. In merito cita lo spregevole licenziamento di Anna Lee (Lila Quartermaine in “General Hospital”), allontanata dal set a 90 anni nonostante la promessa di un contratto a vita.







Lo scorso 23 settembre “La Valle dei Pini” ci ha salutato con la promessa di rivederla presto sul web, possibilità che al momento sembra svanita. Per ricordare questa soap opera tanto amata anche in Italia, di seguito un video tratto da una puntata del 1970, suo anno di nascita, con una strepitosa Susan Lucci d’epoca.


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lunedì 19 dicembre 2011

"Sentieri" cancellato?; nessuna nuova puntata conclusiva per "Una vita da vivere"; Susan Lucci in “Hot in Cleveland”; Finola Hughes torna a "General Hospital"


Come anticipato da rumors sul web, Rete 4 avrebbe intenzione di cancellare “Sentieri” dai palinsesti nei primi tre mesi del nuovo anno.
Non ricevendo risposte in merito dall’emittente, abbiamo interpellato Jupiter Communication (ex S.E.D.E.), la società che da più di vent’anni ne realizza l’edizione italiana. Uno dei curatori ci ha gentilmente informato che Mediaset non ha più acquistato nuovi episodi da adattare, causa raddoppio del costo di cessione dei diritti richiesto dalla Procter & Gamble. Inoltre che è in corso il doppiaggio di quelli trasmessi negli USA a fine 2006, attività che secondo il piano interno di produzione proseguirà fino a febbraio. E data l’esasperata frammentazione che il network fa di ogni singola puntata, è plausibile ritenere che la messa in onda dei pochi ancora in magazzino possa proseguire per molto tempo.















Non sarà girata una nuova puntata conclusiva di “Una vita da vivere” dopo l’annuncio di Prospect Park di non proseguire con la trasmissione via internet. A confermare ulteriormente la notizia è stato Eddie Alderson (Matthew Buchanan) che, recatosi al centro di produzione della soap per sgomberare il camerino, ha fotografato il set già desolatamente vuoto. L’immagine, postata su Twitter, ha riscosso l’interesse anche degli appassionati de “La valle dei pini”. Infatti, sino a dicembre 2009 il medesimo studio ospitava il teleromanzo ambientato a Pine Valley, prima che le registrazioni si spostassero a Los Angeles.

Sempre tramite il noto social network, Hillary B. Smith (Nora Buchanan) ha descritto l’amarezza provata nel liberare il camerino. Per l’attrice ogni singolo momento è stato scioccante: portare via gli oggetti più cari facendosi largo tra il pubblico in fila per entrare ad assistere al talk-show “The View”. Salutare le maestranze tecniche con cui ha condiviso piccole e grandi gioie e dolori, sul set e nella vita reale. E proprio a loro porge il suo ultimo ringraziamento.







Susan Lucci interpreterà se stessa per la terza volta nel telefilm-hit di TV Land “Hot in Cleveland” nell’episodio in onda negli USA il 1 febbraio. Nella foto sopra, l’attrice è con Wendie Malick, che nella serie recita la parte dell’ex-diva dei teleromanzi pomeridiani Victoria Chase.
In Italia il telefilm, giunto alla seconda stagione, è visibile su Fox Life (Sky, canale 114).


Felice Natale per i fans americani de “Il tempo della nostra vita”: Bryan Dattilo e Lisa Rinna faranno ritorno nella soap opera nel corso del 2012. Se per il personaggio di Lucas Roberts non è ancora prevista una data precisa di arrivo a Salem, è certo che quella della femme fatale Billie Reed sarà l’8 marzo. Sulla storia che vedrà protagonista la Rinna vige il più stretto riserbo, ma le prime indiscrezioni rivelano che dividerà molto il set con Lauren Koslow (Kate) e Peter Reckell (Bo).



E gradito regalo anche per quelli di “General Hospital”: da gennaio Finola Hughes riprenderà il ruolo di Anna Devane. La sua permanenza non sarà però limitata a supportare l’uscita di scena di Kimberly McCullough (Robin), ma avrà durata più lunga.

E per celebrare le imminenti festività, un piccolo video tratto dalla soap. Negli anni ottanta, la sera di Natale, era tradizione per tutti gli abitanti di Port Charles riunirsi al General Hospital per ascoltare il racconto della nascita di Gesù ai piccoli pazienti da parte del Dr. Steve Hardy. Di seguito quello risalente al 1986:


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lunedì 12 dicembre 2011

I “misteri” di Canal One


C’è una piccola, anzi piccolissima, emittente che da settimane fa parlare di sé: è Canal One, appartenente al gruppo Switchover Media.
Costituita con una vocazione generalista, ultimamente la rete si è distinta per repentini cambi di programmazione che l’hanno portata ad assomigliare sempre di più a una Fox Retro in chiave comedy. Infatti, oggi, il palinsesto si compone principalmente di lunghe maratone dei telefilm-cult “I Robinson”, “Arnold” e “I Jefferson” che allietano gli spettatori dalle 14,00 sino all’una di notte, per poi cedere la linea al game-show d’importazione “Wipe Out – Pronti a tutto”.
Il primo mistero riguarda proprio la messa in onda delle sit-com, divisa tra assenza di paternità e salti di episodi.
Le sit-com sono proposte senza essere accompagnate dal logo del canale, come se fossero estranee dal normale flusso. Tale scelta è comprensibile quando si trovano su K2 e Frisbee, altre due TV del gruppo, i cui target e linee editoriali sono certamente differenti. Non lo può essere invece per Canal One, se vuol fare della generalità il suo punto di appeal.
La mancata trasmissione di puntate è il secondo x-files che contraddistingue l’emittente. La questione sarà legata a problemi relativi i diritti, ma è curioso che dai “Jefferson” siano scomparse le parti conclusive delle vicende divise in più episodi (ad esempio quelle dell’omicidio a cui assiste Louise o la fine della trasferta alle Hawaii). Per non parlare poi dell’undicesimo anno, di cui si sono viste solo le prime due avventure. Un altro enigma ruota anche intorno alla serie con Gary Coleman: da ottobre a dicembre non vi è stata traccia della quinta e ottava stagione, quest’ultima, per onor di cronaca, uscita dal magazzino soltanto otto giorni fa.


Il terzo è la brusca interruzione di “Febbre d’amore”. Inserita a sorpresa dal 23 ottobre, il ritorno del teleromanzo era stato salutato con entusiasmo dagli appassionati che potevano adesso godersi le puntate nella loro interezza, senza televendite e dimezzamenti che ne alienavano la visione su Retequattro. La collocazione fra le 19 e 22 era azzardata ma necessaria per darle quella visibilità negata dall’assenza di battage pubblicitario. Forse, sarebbe stato sufficiente prevedere al massimo due episodi consecutivi al mattino e non la solita maratona, più adatta alle sit-com perché lo spettatore può assistervi senza difficoltà mentre la perdita di scene di una soap può causare disinteresse.

Quarto e ultimo mistero: nel sito di Switchover Media Canal One non figura fra le televisioni della società. Un segnale che, se associato alla mancanza del logo per parte della giornata, sottolinea ulteriormente l’ipotesi della sua scomparsa a favore di un progetto dalla più spiccata identità.
Nonostante le ambiguità che la caratterizzano, Canal One consente di assistere gratuitamente a divertenti serie che, altrimenti, saremmo costretti a vedere solo dietro pagamento di un abbonamento. E chapeau al suo EPG, che permette di leggere il palinsesto di più giorni e non soltanto delle due ore successive come su quelli di network più blasonati.

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Christopher Meyer a "General Hospital"; James Franco; Brian Frons via dall'ABC; il futuro delle soap opera secondo Cady McClain




Da gennaio il modello Christopher Meyer entrerà a far parte del cast fisso di “General Hospital” nel ruolo di TJ, un ragazzo ribelle orfano di padre.
Riferendosi alla sostituzione di Jill Farren Phelps con Frank Valentini al timone di “General Hospital”, James Franco ha dichiarato che “Anyone in Soaps would be a fool not to want to work with her” (“Nessuno nel mondo delle soap sarebbe così pazzo da non voler lavorare con lei”). Con questa frase però Franco si è attirato le critiche degli spettatori che ritengono la Phelps colpevole di aver distrutto la soap allontanando interpreti amatissimi (Anna Lee, Genie Francis, Brad Maule, Stuart Damon solo per citarne alcuni) e realizzato trame che ne hanno profondamente alterata l’anima.

Nel teleromanzo l’attore è apparso ben tre volte nel ruolo dell’artista Franco: la prima nel 2009, poi nel marzo e settembre 2011. Questa partecipazione non ha mai fatto registrare un aumento degli ascolti, né emozionare i fans che la ritengono soltanto una parentesi lavorativa dal cinema per soddisfare il suo ego. Inoltre contestano le vicende che l’hanno visto coinvolto, estranee alla continuità dello sceneggiato.
(Nell’immagine in alto una scena di “General Hospital” con James Franco).
Dal prossimo gennaio Brian Frons lascerà la presidenza di ABC Daytime per assumere quella di Times Square Studios, una nuova divisione produttiva sempre appartenente al network con l’obiettivo di supervisionare talk/reality già esistenti e di crearne dei nuovi nell’area lifestyle/salute per il daytime e le syndication. Sotto il controllo della società rientrerà anche “General Hospital”, l’unico show non reality che dal 2012 sarà presente all’interno della programmazione pomeridiana dell’ABC.

La notizia dell’allontanamento di Frons ha colto di sorpresa gli americani che lo auspicavano già da tempo. E’ responsabile, infatti, della cancellazione di “Port Charles”, “La valle dei pini” e “Una vita da vivere” e sarà ancora lui a decidere le sorti di “General Hospital”. Una curiosità: Frons fu anche l’artefice della doppia eliminazione dai palinsesti di “Aspettando il domani” quando era a capo prima della CBS Daytime (1982) e poi della NBC Daytime (1986).



Attraverso la sua pagina Facebook, ancora una volta Cady McClain (ex-Dixie Chandler “La valle dei pini”; ex-Rosanna “Così gira il mondo”) è tornata a scrivere sulla vicenda di Prospect Park.
Secondo l’attrice la società ha utilizzato il consenso raccolto in quarant’anni dalle soap opera ABC solo per attirare l’attenzione degli investitori, per poi dirottarla su altri progetti più economici. Non ritiene quindi plausibile le dichiarazioni del management di Prospect Park che imputano la loro mancata produzione web al rifiuto dei sindacati degli attori e sceneggiatori di accettare tagli ai compensi. Anzi le persone da lei interpellate hanno confermato la volontà di continuare a trattare. Inoltre l’ha anche accusata di essere sempre stata a conoscenza che il pubblico de “La valle dei pini” e “Una vita da vivere” ha un’alta età media, poco incline ai consumi e all’uso di internet. Non doveva, perciò, addebitare anche al loro basso profilo sociale il fallimento dell’operazione. Infine esprime la delusione per il trattamento riservato ad Agnes Nixon, illusasi che i suoi “figli” potessero continuare a vivere.

Nel post la McClain stila anche una serie di idee per favorire la produzione cheap dei teleromanzi sulla rete. Tra le più importanti segnaliamo:
1)      Disporre di un unico studio con tutti set fissi, ma non a Manhattan;
2)      Registrare scene più lunghe;
3)      Girare un solo episodio al giorno per così evitare di fare e pagare straordinari;
4)      Utilizzare una troupe composta da pochi addetti;
5)      Avere sotto contratto un numero limitato di attori, tutti retribuiti con lo stesso compenso. Gli spettatori acconsentirebbero anche di non rivedere tutti i propri beniamini se la qualità della storia rimanesse elevata.

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lunedì 5 dicembre 2011

Un telefilm per Michael Graziadei; Michelle Forbes in "The Killing"; "Beautiful" in trasferta a Cabo San Lucas



Michael Graziadei, Daniel Romalotti di “Febbre d’amore”, prenderà parte come guest star al telefilm “The Secret Circle” in onda sull’americana CW. L’attore interpreterà Callum, un ragazzo dal fascino pericoloso. Con Graziadei entrerà nel cast anche Sammi Rotibi, già visto accanto a Nicolas Cage nel film “Lord of war”.


Michelle Forbes, l’indimenticata Sonny Carrera di “Sentieri”, è stata confermata anche nella seconda stagione di “The Killing”. Nel telefilm la Forbes interpreta la madre di Rosie Larsen, attorno alla cui morte ruota tutta la trama. Per questo intenso ruolo, l’attrice ha ottenuto una nomination come miglior attrice non protagonista alla scorsa edizione degli Emmy Awards, premio poi vinto da Margo Martindale di “Justified”.


In questi giorni Scott Clifton (Liam), Kim Matula (Hope), Jacqueline MacInnes Wood (Steffy) e Adam Gregory(Thomas) si trovano nell’incantevole località messicana di Cabo San Lucas per girare alcune scene di “Beautiful” , che gli americani vedranno a fine mese. Per Clifton, Wood e Matula si tratta della seconda trasferta fuori dagli studi in poco tempo: a settembre erano già stati protagonisti di un viaggio ad Aspen per la storia del triangolo amoroso tra Liam, Steffy e Hope.


SPAZIO TELENOVELAS
Grecia Colmenares sarà la protagonista della commedia “14 millones”, in cartellone dal prossimo 25 dicembre al Teatro del Sol di Villa Carlos Paz, una cittadina vicino a Cordoba (Argentina). L’attrice reciterà insieme al pugile Fabio “La Mole” Moli e all’addestratore di cani Cristian Urrizaga, entrambi vincitori di reality locali. Il primo è reduce dal successo di “Bailando por un sueño”, il secondo di “Gran Hermano 11”. Nella pièce la Colmenares è Claudia, un’affascinante donna che s’innamora del personaggio impersonato da Urrizaga.
La diva venezuelana ha dichiarato di aver accettato immediatamente la parte quando ha saputo di dividere il palco con Urrizaga perché è spontaneo e l’ha emozionata quando raccontava i suoi problemi adolescenziali in TV.

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sabato 3 dicembre 2011

Saracinesche abbassate per “Centovetrine”?

Vista la scure che si sta abbattendo sulle soap d’oltreoceano, i rumors di un’eventuale cancellazione di “Centovetrine” non possono passare inosservati.
Come riporta l’edizione odierna del “Corriere della Sera”, sulla soap made in Italy aleggia il fantasma della chiusura non per questioni di crollo di audience, bensì di elevati costi di produzione. A dire il vero la notizia circolava da tempo (chi scrive aveva ricevuto una confidenza in merito già nel 2009), ma ciò che lascia perplessi è il momento. Tra pochi giorni, esattamente il 6 dicembre, “Centovetrine” festeggerà il traguardo delle 2.500 puntate mentre l’8 gennaio ben undici anni di vita.

In questo lungo decennio l’affetto del pubblico non è mai mancato. La media degli ascolti si aggira intorno ai 3.500.000 spettatori, negli ultimi mesi spesso superiori a quelli di “Beautiful”, per uno share del 20%. Numeri degni di nota, ma che si scontrano con i bilanci delle società televisive sempre più magri. Il problema è nella non più quasi sostenibilità dell’investimento richiesto dalla soap, se rapportato alla fascia oraria di trasmissione. Per questo in passato circolava l’ipotesi del passaggio in prime time, una lunga serata in cui concentrare 4/5 episodi consecutivi, poi decaduta. Oggi, data la diminuzione degli ascolti serali registrata da tutte le grandi emittenti generaliste, gli aficionados di “Centovetrine” rappresenterebbero per Canale 5 una garanzia. Naturalmente alle 21,00 subirebbe qualche aggiustamento per cercare di conquistare anche chi non è in casa il pomeriggio, ma lo staff autoriale e produttivo di Mediavivere ha tutte le carte in regole per riuscire nell’obiettivo. L’incognita è nell’individuazione del giorno più adatto.

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