lunedì 12 novembre 2012

Parla Susan Flannery; un nuovo libro di Beautiful; Lauralee Bell rimane a Febbre d’amore; la biografia di Brenda Dickson; colpi di scena a General Hospital

Susan Flannery: “Adesso è il mio turno di parlare”
A “Soap Opera Digest”, a proposito del suo abbandono di “Beautiful”, l’interprete di Stephanie Forrester ha dichiarato che “25 anni sono un grande e lungo periodo. Sono stata molto fortunata, ma adesso è arrivato il momento giusto di andarsene. Mi piacerebbe interpretare qualche altro ruolo interessante, ma adesso mi diverto a dirigere ‘Venice’, la web soap di Crystal Chappell”.
E adesso vediamo un estratto della festa irlandese che il marito Eric ha organizzato per festeggiare Stephanie:

Per scoprire i segreti del dietro le quinte…
Per festeggiare i 25 anni di trasmissione, in questi giorni esce in America il libro commemorativo “Becoming Bold & Beautiful: 25 Years of Making the World’s Most Popular Daytime Soap Opera".
Un fantastico dietro le quinte della soap più famosa al mondo in oltre 200 immagini che svelano cast e crew lungo lo studio 31 della CBS a Los Angeles, a Malibù e Aspen, i segreti di lavorazione della storia sulle allucinazioni di Brooke e Thomas durante il naufragio nel Sud Pacifico. Infine una retrospettiva su Darlene Conley, l’indimenticabile Sally Spectra.


Lauralee Bell, la nuova “femme fatale” di Genoa City
In un’intervista rilasciata a “TV Guide”, l’incantevole interprete di Cricket (ora Christine) ha parlato della sua permanenza, più lunga del previsto, nel teleromanzo.
Secondo infatti il progetto originario dell’ex-produttrice esecutiva Maria Arena Bell, Christine avrebbe dovuto uscire di scena raggiungendo il suo amato Danny (Michael Damian) a New York, dove sta portando avanti con successo la sua carriera di rockstar e vivere felici: “Invece nei miei ultimi giorni di registrazione, Jill Farren Phelps, la nuova produttrice, e il capo sceneggiatore Josh Griffith mi hanno fermata nei corridoi e chiesto di restare ancora. Ed io, naturalmente, ho accettato con entusiasmo. Credo che siano rimasti piacevolmente colpiti dalle scene in cui Christine, alla stazione di polizia, avrebbe voluto piangere e abbracciare Paul (Doug Davidson) per consolarlo dell’orribile periodo vissuto a causa del figlio e della sorella”.
Ed è proprio il ritorno di fiamma tra i due ex a giustificare il protratto soggiorno della donna in città: “Entrambi stanno vivendo una reale crisi di mezz’età. Si sono resi conto che la lotta per la giustizia non può assorbire completamente le loro esistenze. Il padre di Paul era un poliziotto e lui voleva essere uguale. E Christine ha sempre sentito il bisogno di difendere il mondo a causa di tutti i traumi patiti. Lei non è stata mai realmente felice, non ha mai fatto quello che desiderava nella vita, trascorsa troppo velocemente. Il mio personaggio è troppo stanco di acquistare abiti solo per indossarli in tribunale: adesso vuole divertirsi. Per questo ha detto a Paul ‘Sono qui accanto a te, non voglio più essere soltanto un Pubblico Ministero’”.
Come si sente Christine nei confronti di Nina, la sua migliore amica e fidanzata proprio con Paul? “Posso dire che io mi sento malissimo. Nei giorni in cui registravamo questa storia, Tricia Cast soggiornava a casa mia e mi sentivo tremendamente a disagio”.
A proposito dell’archiviazione della storia che l’aveva fatta tornare sul set afferma: “Non credo che il pubblico voglia vedere Phillys per mesi dietro alle sbarre, ma non preoccupatevi. Christine scoprirà chi in passato ha cercato di ucciderla!”.
Bregman e Goddard: “Noi e il nuovo ‘Febbre d’amore’”
Durante un recente viaggio promozionale in Canada, Tracey E. Bregman e Daniel Goddard hanno rilasciato una lunga intervista al portale locale di “Yahoo!” sui cambiamenti in atto nella soap opera.
Iniziamo con l’interprete di Cane che sul nuovo sceneggiatore Josh Griffith ha dichiarato: “In questo momento lo show sta vivendo una fase positiva. Josh ha rialzato gli ascolti quando ne ha prese le redini durante lo sciopero degli scrittori fra il 2007 e il 2008. Sa quindi cosa scrivere per ogni personaggio e per accontentare i nostri diversi pubblici. Questo perché è un uomo innamorato della vita. E tutti, recandoci al lavoro, abbiamo la sensazione di fare qualcosa d’importante. Penso che il futuro di ‘Febbre d’amore’ dipenderà se le storie sapranno soddisfare i nostri attuali spettatori e recuperare quelli che ci hanno abbandonato. La mia ricetta? Un buon bilanciamento tra vicende romantiche, d’amore, di tradimenti e soprattutto drammatiche. Dobbiamo anche conquistarne di nuovi: quando si sintonizzeranno dovranno avere una sensazione di leggerezza, di poter sfuggire per un’ora dai problemi quotidiani”.
Sul ritorno di Jess Walton (Jill): “Quando ho letto nel copione che sarebbe tornata, ero emozionatissimo. Lei è la ragione per cui io sono qui. Sarò eternamente in debito con lei. Abbiamo un forte legame e non vedo l’ora di riaverla con noi”.
Sulla possibilità che la storia d’amore che lega Cane a Lily (Christel Khalil) abbia limitato le potenzialità del suo personaggio: “Non sono d’accordo. Le storie sono il frutto della creatività degli sceneggiatori e dalla loro capacità d’inventare drammi al di fuori delle relazioni. ‘Febbre d’amore’ ha due peculiarità: la camera da letto e la sala riunioni. Gli uomini vanno in ufficio per concludere affari, ma poi tornano a casa dalle proprie mogli. Le donne fanno lo stesso con i propri compagni. Cane e Lily hanno vissuto molti momenti difficili, ma fanno in modo di non portare i problemi esterni nella loro relazione. Spesso mi sento dire dai nostri fan che vorrebbero vederci proprio come Michael e Lauren”.
Sull’uscita di scena di Genie Francis (Genevieve), l’interprete di Lauren ha detto: “Il pubblico fatica ad affezionarsi a un personaggio se non lo ritrova in video almeno qualche volta nel corso della settimana. Se ciò non accade, l’attore che lo interpreta può essere il migliore del mondo, ma ogni suo sforzo risulterà inutile”.
E su Bill Bell: “Era un uomo straordinario. Non conosco nessuno che oggi potrebbe fare tutto quello che ha saputo realizzare. Ritengo che sia giusto avere un produttore esecutivo e un capo sceneggiatore differenti per via della grande mole di lavoro che una soap opera moderna richiede”.
Brenda Dickson: “Le mie verità su ‘Febbre d’amore’”
Dopo la patinata biografia di Bill Bell scritta dalla moglie Lee, in America ne sta per uscire un’altra con il proposito di gettare una lunga ombra sul creatore di “Febbre d’amore” e “Beautiful”. Ne è autrice Brenda Dickson, che per quasi otto anni l’abbiamo vista a Genoa City nei panni di Jill Abbott. Come molti di voi ricorderanno, l’attrice fu licenziata dal teleromanzo nel 1987 con motivazioni non sempre chiarite.
Nel libro la Dickson racconta delle presunte molestie sessuali da Bell, di aver favorito un’attrice che si recava sul set ubriaca, che non si ricordava le battute e aveva frequenti attacchi d’ira. Secondo l’attrice, l’ego di Bell era talmente forte che non offrì alla sua collega nessun tipo di aiuto, anzi la sfruttò per cucirle addosso una storia simile a quella che stava vivendo nella realtà, con però esiti d’ascolto disastrosi. Infine, la Dickson sostiene che le molestie siano state usate per allontanare dal set gli attori per far posto nepotismi.


Colpi di scena senza fine a Port Charles
Week-end con il fiato sospeso hanno vissuto i fan americani di “General Hospital”. Al termine della puntata di venerdì scorso, hanno assistito ad un memorabile cliffhanger come non accadeva da tempo. Questo quanto è successo: dopo aver condiviso insieme bellissimi ricordi del passato, Robin Scorpio (Kimberly McCullough) scopre che l’uomo con cui sta parlando (e che presumibilmente l’ha anche rapita) non si è il vero Duke Lavery (Ian Buchanan), ma un impostore. La persona, infatti, ad un certo punto si toglie la maschera che indossa, lasciando la ragazza inorridita.
Qui di seguito l’intero emozionante episodio:

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