lunedì 1 aprile 2013

I 40 anni di Febbre d’amore, parlano Jeanne Cooper, Joshua Morrow e Melody Thomas Scott; ancora Lauren a Genoa City



Parla Jeanne Cooper
Dopo una lunga assenza dal set a causa di una brutta forma influenzale che l’ha colpita, l’ottantaquattrenne interprete di Katherine Chancellor ha rilasciato un’intervista al settimanale “TV Guide” in cui ha parlato di sé e del suo personaggio: “Finalmente sto meglio. Questa influenza mi ha spezzato e quella di quest’anno era per lo più estremamente contagiosa. Ne sono stati colpiti anche Melody Thomas Scott, Joshua Morrow ed Eric Braeden. A causa sua ho perso tre settimane di lavoro che, in termini di programmazione equivalgono a un lunghissimo periodo dato che ormai registriamo 175 puntate al giorno! Ad un certo punto la temperatura mi è salita a 40 gradi, mi volevano portare in ospedale, ma mi sono rifiutata. Mio fratello è andato in clinica per un’operazione, lì ha contratto un’infezione da stafilococco che lo ha ucciso, per questo preferisco l’assistenza domiciliare. Il problema sono gli studi della CBS che stanno cadendo a pezzi. Perché pensate che abbiano trasferito tutti i dirigenti? C’è muffa, topi, polvere. Non lo ripuliscono da 50 anni. E poi si trova sopra un giacimento di gas metano. Qui ognuno può contrarre qualsiasi genere di sciocchezza. La febbre mi ha impedito di partecipare al matrimonio fra Nikki e Victor. Katherine avrebbe dovuto celebrare le nozze visto che ha ottenuto la licenza via internet. Comunque lei ha già partecipato a così tanti matrimoni di Nikki che la prossima volta finirà per inviarle un semplice biglietto e basta”.
A proposito del suo ingaggio in “Febbre d’amore” nel 1973: “Il mio agente mi disse: ‘Ti conosco, non ti piacerà. Al massimo ci resterai per sei mesi. Ti annoierai’. Io gli risposi che probabilmente aveva ragione, però il produttore John Conboy mi voleva a tutti i costi. E poi è sopraggiunto il divorzio da mio marito e non potevo permettermi di restare senza lavoro. Avere uno stipendio sicuro per 40 settimane all’anno non è poco. Sono cresciuta con Katherine e poi devo ringraziare il creatore Bill Bell che mi ha lasciato sempre carta bianca. All’inizio lo show non andava affatto bene e lui era molto scoraggiato al punto di volerlo chiudere, ma molti lo convinsero di non farlo dicendogli che uno spettacolo del genere doveva avere un lungo rodaggio. E così per risollevare gli ascolti mi proposero il ruolo di Katherine, un’ubriacona amante dei giovani ragazzi”.
Una delle scene che l’attrice ricorda con maggior affetto: “E’ quando entrai ubriaca in un salone di bellezza trascinando la mia pelliccia sul pavimento come Tallulah Bankhead e poi dissi a Jill di raccoglierla. Il mio personaggio rimase un’alcolizzata per tre anni e tutta quella storia fu stupenda. Tutti mi fermavano per strada per stringermi la mano e ringraziarmi per come Katherine cercasse di restare sobria. L’associazione Alcolisti Anonimi mi comunicò che molti mi prendevano come esempio. Lo stesso mi è accaduto quando il mio personaggio si sottopose ad un reale intervento di lifting al viso (il cui momento della rimozione delle bende fu ripreso ed inserito integralmente in un episodio del teleromanzo). Molti fan mi scrissero che li diedi il coraggio di compiere questo passo”.
Sul futuro di Katherine: “Gli sceneggiatori stanno facendo impazzire il pubblico perché vogliono fargli credere che i sintomi che avverte dipendono dal sopraggiungere dell’Alzheimer. Se fosse stato veramente così, mi sarei rifiutata d’interpretare questa storia. ‘Febbre d’amore’ rappresenta per molti un’ora di fuga dalla realtà, per questo è ancora in onda da 40 anni. I fan vogliono vedere una Katherine energica, proprio come me e per quest’obiettivo ho lavorato duro. Il capo sceneggiatore Josh Griffith ha cercato di contattarmi mandandomi degli sms, ma io non sono portata per queste diavolerie. Avrò nella memoria del cellulare qualcosa come 18.000 messaggi ancora da leggere”.
Sui nuovi e giovani interpreti: “Non hanno studiato come quelli della mia generazione. Il mio consiglio è di presentarsi sempre al meglio, con tutte le battute imparate bene a memoria, altrimenti è meglio che facciano altro. Però sono bravi a spogliarsi. A Genoa City c’è sempre del porno”.
In generale, sulla sua carriera di attrice: “Molte mie colleghe dicono che vogliono recitare solo in film, ma ti danno lavoro solo per tre mesi all’anno. Io non ho mai voluto essere una star del cinema, volevo solo recitare. E credo di averlo fatto sempre al meglio”.
Nonostante la luminosa carriera, soltanto nel 2008 l’attrice è riuscita ad aggiudicarsi il suo primo Emmy per il ruolo di Katherine, mentre già nel 1993 era stata insignita di una stella lungo la “Walk of Fame” di Hollywood (all’altezza del 1777 di Vine Street).
Joshua Morrow: “Io e Nick”
In una recente intervista, l’interprete di Nicholas Newman ha parlato della sua quasi ventennale presenza in “Febbre d’amore”: “Nel 1994, quando ho firmato il mio primo contratto, non immaginavo che vi sarei rimasto per così tanto tempo. Sono stato fortunato a diventare membro della famiglia Newman, io non sapevo nemmeno cosa fosse perché non avevo mai seguito fino ad allora nessuna soap opera. Quando però mi hanno offerto questo ruolo, non ho avuto nessuna esitazione ad accettarlo. Davvero non sapevo che cosa mi aspettasse. La mia è stata una carriera incredibile. Ancora non ci credo che vivo grazie a questo lavoro. E sono anche grato perché, grazie ad esso, ho avuto l’occasione di conoscere mia moglie” (Tobe Keeney, da cui ha avuto quattro figli: Cooper Jacob, Crew James, Cash Joshua e la piccola Charlie Jo).
La storia più gratificante interpretata: “Non saprei, ma quella che ricordo con maggior interesse è quella che ha riguardato la morte di mia figlia Cassie perché ha completamente cambiato la vita di Nick. Da allora non è stato più soltanto il ragazzo del ‘Crimson Lights’, lo ha posto al centro delle vicende, il dolore lo ha allontanato dalla moglie Sharon e gli ha fatto iniziare una lunga relazione con Phyllis. Lavorare con un grande talento come Michelle Stafford è stato un momento importante per la mia carriera. La scomparsa di Cassie è stato un grande rischio per gli sceneggiatori, ma anche un colpo di genio. Ancora oggi nello sceneggiato viviamo le ripercussioni di quel drammatico avvenimento. Camryn Grimes, l’attrice che interpretava Cassie, è stata bravissima. Per me era davvero una figlia. Mi è stato molto difficile recitare questa storia. Ho cercato di lasciarla dentro gli studi, ma non riuscivo a scrollarmela di dosso. Mi accompagnava anche a casa. Quando ho letto la prima volta il copione, non volevo crederci. La morte di un bambino è un fatto che il pubblico non prende mai bene. I nostri personaggi fanno parte delle loro famiglie. Quando giravamo quelle scene tutti piangevamo realmente. Era così difficile guardare Camryn sdraiata sul letto e recitare con così tanto coraggio e maturità una parte già molto difficile per un adulto. Credo che quella scena sia stato il momento clou della mia carriera”.
A proposito della relazione fra Nick e Phyllis…: “Né io né Michelle Stafford ce l’aspettavamo perché all’epoca Nick stava facendo di tutto affinché suo figlio Daniel venisse giudicato colpevole dell’incidente che ha cagionato la morte di Cassie, ma si vede che hanno percepito nascere tra di noi un’energia speciale. Il pubblico ne era entusiasta. Io mi divertivo a farla arrabbiare chiedendole come fosse continuata la vicenda”.
… e su quella fra Nick e Avery (Jessica Collins): “Con lei Nicholas è molto più giocoso e rilassato. C’è sempre stato tanto dramma quando stava con Phyllis e Sharon. Si sta solo godendosi la vita di più. Stanno cercando di costruire qualcosa insieme. Vedremo cosa succederà”.
Sul rapporto con il fratellastro Adam (Michael Muhney): “Come attore spero che la conflittualità fra Nick e lui non cambi mai. Questo rapporto è molto importante per me perché offre sempre nuovi spunti di recitazione. Nick non si fida di Adam e non lo farà mai. Io non capisco come tutti a Genoa City gli concedano sempre una chance. Ha compiuto azioni assolutamente brutali, ma tutti alla fine lo perdonano”.
Sulla nuova produttrice Jill Farren Phelps“Sono un atleta e prendo molto seriamente lo sport. Jill è come un allenatore dalla voce imperiosa. Molte persone sono ancorate al passato, ma abbiamo bisogno di una leadership seria. Ho amato molto anche gli altri due precedenti produttori, Maria Arena Bell e Jack Smith perché hanno sempre dato molta importanza al mio personaggio. Il mio obiettivo è di venire sul set e di dare sempre il meglio di me, è tutto ciò che chiedo. E se per farlo ci vogliono adesso due persone, Jill Farren Phelps e il capo sceneggiatore Josh Griffith che sta facendo un eccellente lavoro di scrittura, allora sono i benvenuti”.
Parla Melody Thomas Scott
In un’intervista rilasciata a “TV Guide”, l’attrice ha parlato del quarto matrimonio televisivo del suo personaggio Nikki con il magnate Victor Newman (Eric Braeden), avvenuto qualche giorno fa. “Non imparerà mai dai suoi errori, ma è questa sua caratteristica che mi affascina tanto di lei! Lei agisce con il cuore, non con la testa. Il suo è uno di quegli esempi da non seguire. Seriamente, chi vorrebbe essere come lei? Non fraintendetemi: mi piace interpretarla, però è senza speranza!”
La loro felicità non è destinata a durare: “Sposare Nikki è diventato un imperativo per Victor da quando ha saputo che è affetta da sclerosi multipla, ma sono sicura che poco dopo le nozze ridiventerà il solito coglione di sempre. Non potranno mai essere felici, ma ci credono sempre perché vivono nel Midwest, dove sono ancora profondi i valori americani”.
Sul suo rapporto con Eric Braeden: “Non ho intenzione di mentire e dire che sono tutte rose e fiori, ma dopo 34 anni ho imparato e gestirlo. E la cosa bella è che lui non se ne accorge!”.
Ancora Lauren a Genoa City
Il 26 marzo, giorno del 40° anniversario di nascita della soap, Tracey E. Bregman ha rinnovato il suo contratto con “Febbre d’amore” tornando nel cast fisso (finora appariva saltuariamente). Lo ha annunciato la stessa attrice con un messaggio su Twitter, dove ha postato anche la seguente foto che la ritrae nel momento della firma:
Quarant’anni in TV
Non potevamo terminare questo lungo post dedicato alla soap opera più vista negli Stati Uniti con lo speciale che la trasmissione “The Talk” le ha dedicato la scorsa settimana, a cui hanno partecipato Peter Bergman (Jack Abbott),Melody Thomas Scott (Nikki Newman), Kristoff St. John (Neil Winters), Michelle Stafford (Phyllis Summers),Melissa Claire Egan (Chelsea Newman), Amelia Heinle (Victoria Newman), Michael Muhney (Adam Newman) eJoshua Morrow (Nicholas Newman).


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