lunedì 29 luglio 2013

La paura di Katherine Kelly Lang; General Hospital, interviste a Michael Easton e Jimmy Deshler; la rabbia di Jack Wagner; parla Michelle Stafford; Peter Reckell nega un ritorno alle soap

La paura di Katherine Kelly Lang
A proposito delle ultime storie attualmente in onda in America, l’attrice ha dichiarato di essere molto preoccupata per la piega che sta prendendo il suo personaggio in merito alla relazione che sta intrecciando con il marito della sorella Katie, Bill (Don Diamont): “Ha superato ogni limite già troppe volte. Io voglio soltanto proteggerla. Ad un certo punto dovrebbe imparare dagli errori commessi in passato. Ho anche ricevuto delle mail di minacce da parte di alcuni fan”.
Su Bill: “E’ un grande personaggio, scritto molto bene. Mi diverte lavorare con Don. E’ gentile e molto educato”.



Le verità di Michael Easton
In un’intervista a “TV Guide”, l’attore ha spiegato come si sente nei panni del suo nuovo personaggio, il dottor Silas Clay, dopo il repentino abbandono di quello del poliziotto John McBain a causa dello scontro tra l’ABC e Prospect Park (detentrice dei diritti su tutti i personaggi di “Una Vita da Vivere”).
“Sylas non è stata la mia prima scelta, questo sia chiaro. Poliziotti e medici sono i ruoli più ingrati che ci possano essere in una soap operas. E’ accaduto tutto così velocemente, siamo stati tutti colti di sorpresa. Né io, né i miei colleghi Roger Howarth e Kristen Alderson ci siamo sentiti a nostro agio in questa situazione. Siamo stati privati delle nostre certezze, di tutto quello che avevamo costruito negli anni. E’ un fatto senza precedenti ciò che è accaduto, speriamo che il pubblico ne tenga conto e ci sostenga. E’ stato un momento difficile e abbiamo ancora paura. Sul fatto che in questo momento i nostri tre personaggi siano onnipresenti è perché, in poco tempo, dobbiamo dargli identità al fine di svilupparne le storie”.
Sulla disputa tra il network ABC e Prospect Park su chi potesse utilizzare i personaggi di McBain, Todd e Starr: “Durante quel periodo decisi di non esprimere in nessun modo il mio pensiero a causa della confusione che regnava. Nessuno sapeva ciò che sarebbe stato successo, quale sarebbe stato il nostro futuro. Siamo stati coinvolti in un gioco più grande di noi. Addirittura sono state diffuse ad arte delle mie dichiarazioni che sostenevano che non volessi tornare ad interpretare McBain in ‘Una Vita da Vivere’. Dopo che ho girato la mia ultima scena come McBain, sono andato a svuotare il mio camerino senza aver nessuna certezza sul futuro. L’unica cosa che so è che sono rimasto senza lavoro per 12 settimane. All’inizio sembrava che l’ABC e Prospect Park volessero collaborare. Io ho una famiglia adesso, non ho mai trascorso nemmeno una notte lontano da loro. Non l’avrei mai lasciata da sola a Los Angeles per trasferirmi in Connecticut, anche se solo saltuariamente come ha fatto invece Roger Howarth. Poi però è saltato tutto ma, non sono a conoscenza del perché”.
“Quando l’ABC ha cancellato ‘Una Vita da Vivere’, il mio unico pensiero è stato di salvaguardare la mia famiglia e andare a ‘General Hospital’ mi è sembrata una buona opportunità. La situazione che si è creata tra l’ABC e Prospect Park mi ha fatto sentire male perché non potevo appoggiare i miei amici impegnati nel reboot, non poter essere con loro sul set. Credo che il pubblico sia stato però troppo ingiusto con l’ABC. Certamente, è stato traumatico toglierci dal video, ma non dimentichiamoci che ci aveva trasmesso per quarant’anni”.
“Mi manca molto McBain. Mi è stato difficile interpretarlo perché all’inizio non mi piaceva, ma ho imparato ad apprezzarlo perché gli ha dato la possibilità di interagire con personaggi eccezionali come Todd, David Vickers e ha così potuto dare il meglio di sé. Mi rattrista molto come sia finita, meritava che uscisse di scena con maggior gloria”.

Jimmy Deshler si racconta
Intervistato da Roger Newcomb, conosciamo meglio l’interprete di Rafe in “General Hospital”:
“Essere in questa soap opera”, dichiara l’attore, “è una bellissima esperienza e un importante viaggio di crescita personale. Sono contento di questo momento della mia vita”.
A proposito del suo personaggio: “Rafe è un ragazzo molto attento. Alla sua giovane età ha già attraversato una moltitudine di difficoltà che gli altri non vivono in un’intera esistenza. Sta solo cercando di sistemarsi e vivere una vita tranquilla, e non aver a che fare con il passato di nuovo”.
Sull’esperienza di lavorare con Michael Easton, con cui Rafe ha avuto a che fare con tutti i suoi personaggi (John, Caleb / Stephen, e Sila): “E’ un attore impressionante. Mi piace dividere la scena con Michael perché mi fa sentire sicuro della mia recitazione, e mi dà la possibilità di esprimermi sempre al meglio”.
In questo momento Deshler è impegnato nella promozione del cortometraggio “Hope For Our Own: An L.A. Story” che lo vede nei panni di regista, produttore ed intervistatore: “E’ un documentario sui senzatetto di Los Angeles. Vogliamo mostrare che esistono diversi motivi che portano le persone a vivere una situazione simile, infrangere gli stereotipi. Per coinvolgere il maggior numero di persone possibili, io e Riley Beres abbiamo organizzato una raccolta di cibo, in cui le persone che portavano lattine di alimenti in scatola avevano la possibilità di incontrare responsabili di casting”.
Il suo futuro: “Certamente la recitazione è la mia prima scelta, ma mi affascina anche molto lavorare con la videocamera. Chissà, forse questa potrebbe essere la mia strada”.

La rabbia di Jack Wagner…
Settimana nervosa è stata la scorsa per l’ex interprete di Frisco Jones. In una serie di tweet postati il 23 luglio, l’attore ha espresso la sua delusione per come sia stata la sua partecipazione in “General Hospital” in occasione del 50° anniversario: “Mi dispiace che i fan siano stati ingannati. Frisco è stato scritto in modo sbagliato e senza senso. Mi vergogno molto e chiedo scusa a tutti”.

… che intanto torna in TV
Mercoledì 31 luglio negli Stati Uniti Wagner riprenderà il suo ruolo del Dr. Aaron Everett nella puntata intitolata “The Fixer” della sit-com “Hot in Cleveland”. Accanto a lui ci sarà Valerie Bertinelli (“Conquisterò Manhattan”, “Giorno per giorno”, “Il tocco di un angelo” fra i suoi lavori più noti) che, nella parte di Melanie, si troverà a scegliere fra lui e lo sgradevole Danny (Tom Arnold).
Nel telefilm l’attore si era visto per l’ultima volta nel quarto episodio della seconda serie intitolato “Quattro amiche e… una guaina”, trasmesso il 9 febbraio 2011. 



Parla Michelle Stafford
Intervistata da “Soap Opera Digest”, l’interprete di Phyllis (che uscirà di scena ai primi di agosto) ha rivelato i motivi per cui ha deciso di lasciare “Febbre d’amore”: “Ci sono altre cose che voglio fare e il modo in cui è realizzata adesso non permette di seguire contemporaneamente altri progetti. Non è una critica, ma dallo scorso settembre la mia vita è cambiata, in particolare a causa della malattia di mia sorella, e poi il fatto di essere madre. Vorrei vivere di più il nostro mondo”.
“Nessuno mi ha chiesto se volessi restare, ma è anche vero che ero molto determinata a volermene andare. E l’ho fatto senza creare drammi, affinché non si pensasse che volessi aumentare la posta facendo credere che avessi ricevuto offerte dalla concorrenza. Alla CBS ho creato dei rapporti veri, duraturi e così tutti hanno potuto constatare che sono una persona seria”.
A proposito di un possibile recast di Phyllis: “Voglio essere onesta. Credo fermamente che lo faranno, forse hanno già trovato una mia sostituta. Voglio dire a tutti di stare tranquilli, Phyllis è un personaggio centrale, determinante per lo spettacolo. Le sue azioni coinvolgono sempre un gran numero di abitanti di Genoa City: Nick, Avery e Jack. Porta scompiglio nelle vite altrui, d’altronde è una soap opera! Se fossi un produttore non vorrei perderlo. Certamente, prima di recastarlo sarei felice se mi chiedessero se volessi tornare, ma credo che non lo faranno. In ogni caso, se sono interessati avrei qualche idea da sottoporre”.


Cosa dice Peter Reckell

In una serie di tweet postati il 22 luglio, l’ex interprete di Bo ha voluto chiarire le voci per un suo ritorno a Salem. L’attore, come possiamo leggere, scrive che gli incontri avuti con il produttore Ken Corday non hanno portato a nessun nuovo accordo e che al momento non ci sono altre opportunità nel daytime. In questo modo ha smentito anche quelli che lo davano in dirittura d’arrivo sul set di “General Hospital”.

22_07_2013_peter_reckell

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