“Beautiful”: la vittoria di Linsey Godfrey
In Italia la conosceremo la prossima primavera, negli States è già una star amata non soltanto per la sua bravura. In una recente intervista, la giovane interprete di Caroline ha aperto il suo cuore raccontando il dramma che ha vissuto quando, ha 17 anni, le fu diagnosticato il linfoma di Hodgkin, un tumore al sistema linfatico.
“Tutto è iniziato durante le riprese del telefilm della NBC ‘Surface’. Mi sentivo molto affaticata. Quando fu cancellato, ritornai a casa a Tallahassee, in Florida, dove svenni tre volte in una settimana. Mi accompagnarono dal medico che mi diagnosticò il tumore, esattamente il giorno dopo che ottenni la mia prima parte in un film”. E così, invece delle porte di Hollywood, per l’attrice si aprirono quelle dell’ospedale: “Durante il trattamento chemioterapico, persi tutti i capelli e, nonostante le insistenze di mia madre, non volli indossare nessuna parrucca, nemmeno quando tornai a Los Angeles per riprendere a recitare con i pochi ricresciuti. Portarla mi avrebbe fatto sentire ancora malata”.
In California, per Linsey fu difficile reinserirsi. I pochi responsabili casting con cui era entrata in contatto, si erano già dimenticati di lei, ma poi venne l’audizione per “Beautiful”: “I produttori, quando mi parlarono di Caroline, mi dissero che non doveva avere nessun tatuaggio. L’immaginavano una ragazza acqua e sapone. Io, invece, ne ho uno a forma di nastro, dietro al collo, per simboleggiare la mia vittoria sul male. E non l’ho fatto soltanto io, ma anche mia madre e le mie due sorelle. Così gli ho raccontato il suo significato e hanno compreso. Può sembrare difficile da capire, ma ringrazio Dio per aver avuto il cancro. Ha dato una prospettiva completamente diversa alla mia vita. Adesso so cosa significhi lottare e mi sento molto più vicina alle persone che lo fanno ogni giorno per uno scopo a loro caro”.
In Italia la conosceremo la prossima primavera, negli States è già una star amata non soltanto per la sua bravura. In una recente intervista, la giovane interprete di Caroline ha aperto il suo cuore raccontando il dramma che ha vissuto quando, ha 17 anni, le fu diagnosticato il linfoma di Hodgkin, un tumore al sistema linfatico.
“Tutto è iniziato durante le riprese del telefilm della NBC ‘Surface’. Mi sentivo molto affaticata. Quando fu cancellato, ritornai a casa a Tallahassee, in Florida, dove svenni tre volte in una settimana. Mi accompagnarono dal medico che mi diagnosticò il tumore, esattamente il giorno dopo che ottenni la mia prima parte in un film”. E così, invece delle porte di Hollywood, per l’attrice si aprirono quelle dell’ospedale: “Durante il trattamento chemioterapico, persi tutti i capelli e, nonostante le insistenze di mia madre, non volli indossare nessuna parrucca, nemmeno quando tornai a Los Angeles per riprendere a recitare con i pochi ricresciuti. Portarla mi avrebbe fatto sentire ancora malata”.
In California, per Linsey fu difficile reinserirsi. I pochi responsabili casting con cui era entrata in contatto, si erano già dimenticati di lei, ma poi venne l’audizione per “Beautiful”: “I produttori, quando mi parlarono di Caroline, mi dissero che non doveva avere nessun tatuaggio. L’immaginavano una ragazza acqua e sapone. Io, invece, ne ho uno a forma di nastro, dietro al collo, per simboleggiare la mia vittoria sul male. E non l’ho fatto soltanto io, ma anche mia madre e le mie due sorelle. Così gli ho raccontato il suo significato e hanno compreso. Può sembrare difficile da capire, ma ringrazio Dio per aver avuto il cancro. Ha dato una prospettiva completamente diversa alla mia vita. Adesso so cosa significhi lottare e mi sento molto più vicina alle persone che lo fanno ogni giorno per uno scopo a loro caro”.
La rivelazione-shock di Jeanne Cooper: “Ho amato ‘mio’ figlio”
Dopo la biografia postuma di William Bell, un altro pezzo del dietro le quinte di “Febbre d’amore” viene svelato al folto numero di suoi appassionati. A farlo questa volta è Jeanne Cooper nelle pagine del suo libro in vendita da fine mese negli Stati Uniti: “Not Young, Still Restless” (“Non più giovane, ma sempre irrequieta”).
La matriarca Katherine Chancellor, secondo quanto anticipato dal “New York Post”, ha avuto una relazione con Beau Kayzer, suo figlio Brock nella soap: “Ero appena uscita da un divorzio molto difficile. Mio marito mi tradiva e picchiava. Beau mi affascinava per la sua semplicità nel vivere. E’ una persona molto gentile, con cui è piacevole conversare, è un poeta. Una sera, dopo aver cenato insieme, mi ha fatto delle avances. Ero intimorita dalla nostra differenza d’età, ben 21 anni, ma lui mi ripeteva che non era un problema. E così è successo l’inevitabile”.
E su quali siano oggi i suoi sentimenti verso l’uomo, l’attrice rivela: “Al pensiero, quando l’incontro, non ho quasi il coraggio di salutarlo”.
E su quali siano oggi i suoi sentimenti verso l’uomo, l’attrice rivela: “Al pensiero, quando l’incontro, non ho quasi il coraggio di salutarlo”.
L’addio di Peter Porte a “Febbre d’amore”…
Dopo meno di un anno si è già conclusa l’avventura dell’interprete di Ricky Williams, il figlio dell’investigatore Paul e della pazzoide Isabella, all’interno delle vicende di Genoa City: “Quando inizi a rapire bambini, a minacciare personaggi protagonisti e commettere crudeli omicidi, sai benissimo che il tempo a tua disposizione non può che essere breve. Certamente Ricky non poteva che ripercorrere le orme della madre!”
Per quanto riguarda l’esperienza sul set, l’attore ha dichiarato: “E’ stata incredibile. Mi sono divertito e ho imparato molto. Spero di recitare ancora in una soap opera. Vi prego scritturatemi!”
Qui vediamo la sua uscita di scena, ucciso a colpi di pistola per mano del padre Paul (Doug Davidson):
Dopo meno di un anno si è già conclusa l’avventura dell’interprete di Ricky Williams, il figlio dell’investigatore Paul e della pazzoide Isabella, all’interno delle vicende di Genoa City: “Quando inizi a rapire bambini, a minacciare personaggi protagonisti e commettere crudeli omicidi, sai benissimo che il tempo a tua disposizione non può che essere breve. Certamente Ricky non poteva che ripercorrere le orme della madre!”
Per quanto riguarda l’esperienza sul set, l’attore ha dichiarato: “E’ stata incredibile. Mi sono divertito e ho imparato molto. Spero di recitare ancora in una soap opera. Vi prego scritturatemi!”
Qui vediamo la sua uscita di scena, ucciso a colpi di pistola per mano del padre Paul (Doug Davidson):
…e l’approdo di Eileen Davidson a “Il tempo della nostra vita”
Dopo aver lasciato Genoa City e “Febbre d’amore”, Eileen Davidson è appena tornata a Salem sul set della soap NBC “Il tempo della nostra vita”, da cui mancava da ben 14 anni e dove interpreterà nuovamente la cattiva Kristen Blake (e forse qualcun’altro degli altri 4 personaggi che ha interpretato in precedenza).
Ecco una foto postata su Twitter dalla collega di set Kristian Alfonso (Hope), che ritrae da sinistra Deidre Hall (Marlena Evans), la Alfonso, il prossimo partente Peter Reckell (Bo) e la Davidson, al termine della prima settimana sul set di quest’ultima.
Dopo aver lasciato Genoa City e “Febbre d’amore”, Eileen Davidson è appena tornata a Salem sul set della soap NBC “Il tempo della nostra vita”, da cui mancava da ben 14 anni e dove interpreterà nuovamente la cattiva Kristen Blake (e forse qualcun’altro degli altri 4 personaggi che ha interpretato in precedenza).
Ecco una foto postata su Twitter dalla collega di set Kristian Alfonso (Hope), che ritrae da sinistra Deidre Hall (Marlena Evans), la Alfonso, il prossimo partente Peter Reckell (Bo) e la Davidson, al termine della prima settimana sul set di quest’ultima.
La nuova sigla di “General Hospital”
E’ in onda da qualche giorno la nuova sigla d’apertura della soap, che si caratterizza per un nuovo logo, motivo musicale e brevità:
E’ in onda da qualche giorno la nuova sigla d’apertura della soap, che si caratterizza per un nuovo logo, motivo musicale e brevità:
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