“Terremoto” a Genoa City
Colpo di scena dietro le quinte di “Febbre d’amore”: giovedì scorso Jill Farren Phelps è stata nominata nuovo produttore esecutivo dello sceneggiato, spodestando in questo modo Maria Arena Bell, nuora dello storico creatore William Bell. L’Arena non ha però appreso la notizia direttamente dalla CBS o dalla Sony, bensì dal marito Bill Bell (il produttore di “Beautiful”) a cui è stato demandato l’ingrato compito di comunicargliela.
Colpo di scena dietro le quinte di “Febbre d’amore”: giovedì scorso Jill Farren Phelps è stata nominata nuovo produttore esecutivo dello sceneggiato, spodestando in questo modo Maria Arena Bell, nuora dello storico creatore William Bell. L’Arena non ha però appreso la notizia direttamente dalla CBS o dalla Sony, bensì dal marito Bill Bell (il produttore di “Beautiful”) a cui è stato demandato l’ingrato compito di comunicargliela.
La Phelps, che fino allo scorso gennaio ricopriva lo stesso ruolo in “General Hospital” che sotto la sua direzione ha vinto quest’anno l’Emmy come Miglior Soap, è stata in precedenza produttore esecutivo anche di “Santa Barbara” (1987–1991), “Sentieri” (1991–1995), “Destini” (1995–1996) e “Una vita da vivere” (1997–2001).
Ed ecco il video risalente allo scorso giugno con la premiazione della Phelps per il buon lavoro svolto per la soap ambientata a Port Charles:
Ed ecco il video risalente allo scorso giugno con la premiazione della Phelps per il buon lavoro svolto per la soap ambientata a Port Charles:
Daniel Goddard: “Solo tornando alle origini le soap si salveranno”
In una recente intervista, l’interprete di Cane in “Febbre d’amore” ha offerto una personalissima visione sull’attuale mondo del daytime: “In questo momento è molto interessante. Tutti i teleromanzi stanno dando il proprio meglio per evitare la cancellazione, ma penso che dovrebbero proporre le storie che il pubblico desidera seguire. Potrei recarmi in Alaska, Francia o Australia, ma sono sicuro che faccia sempre la stessa richiesta. I fans delle soap operas sono abitudinari. Ogni giorno tutti incontriamo delle difficoltà, ma alla fine ci sintonizziamo su di esse perché vogliamo qualcosa di romantico, stabile e sicuro. Immagino che sia difficile per gli sceneggiatori inventare nuove storie 52 settimane all’anno e per questo li rispetto. Il mio compito è quello di recitare. Datemi una storia e io la porto in scena”. Per l’attore il declino del genere non è iniziato con l’avvento di internet, ma nel 1995 quando i network interrompevano la loro normale programmazione per trasmettere in diretta il processo al campione O.J. Simpson, rompendo così la ritualità della visione.
A proposito di “Febbre d’amore”, sostiene che il suo personaggio, insieme a quello della moglie Lily (Christel Khalil), siano gli ultimi baluardi romantici del programma: “E’ vero, ci sono anche Lauren e Michael, ma sono diversi. Nessun’altra coppia, come la nostra, è così fedele e attaccata ai valori della famiglia”.
E sul fatto che nelle vicende di Genoa City siano stati introdotti diversi attori provenienti da “La valle dei pini”, afferma polemicamente che non si tratta soltanto di una scelta dell’attuale direttore del casting, che prima lavorava proprio nella soap cancellata quasi un anno fa, ma anche della rete: “Secondo il suo punto di vista, averli nel cast significa attrarre parte del suo pubblico, ma io non sono sicuro che ciò sia vero. ABC e CBS sono completamente differenti tra di loro. A chi ama New York, difficilmente piace anche Los Angeles”.
In una recente intervista, l’interprete di Cane in “Febbre d’amore” ha offerto una personalissima visione sull’attuale mondo del daytime: “In questo momento è molto interessante. Tutti i teleromanzi stanno dando il proprio meglio per evitare la cancellazione, ma penso che dovrebbero proporre le storie che il pubblico desidera seguire. Potrei recarmi in Alaska, Francia o Australia, ma sono sicuro che faccia sempre la stessa richiesta. I fans delle soap operas sono abitudinari. Ogni giorno tutti incontriamo delle difficoltà, ma alla fine ci sintonizziamo su di esse perché vogliamo qualcosa di romantico, stabile e sicuro. Immagino che sia difficile per gli sceneggiatori inventare nuove storie 52 settimane all’anno e per questo li rispetto. Il mio compito è quello di recitare. Datemi una storia e io la porto in scena”. Per l’attore il declino del genere non è iniziato con l’avvento di internet, ma nel 1995 quando i network interrompevano la loro normale programmazione per trasmettere in diretta il processo al campione O.J. Simpson, rompendo così la ritualità della visione.
A proposito di “Febbre d’amore”, sostiene che il suo personaggio, insieme a quello della moglie Lily (Christel Khalil), siano gli ultimi baluardi romantici del programma: “E’ vero, ci sono anche Lauren e Michael, ma sono diversi. Nessun’altra coppia, come la nostra, è così fedele e attaccata ai valori della famiglia”.
E sul fatto che nelle vicende di Genoa City siano stati introdotti diversi attori provenienti da “La valle dei pini”, afferma polemicamente che non si tratta soltanto di una scelta dell’attuale direttore del casting, che prima lavorava proprio nella soap cancellata quasi un anno fa, ma anche della rete: “Secondo il suo punto di vista, averli nel cast significa attrarre parte del suo pubblico, ma io non sono sicuro che ciò sia vero. ABC e CBS sono completamente differenti tra di loro. A chi ama New York, difficilmente piace anche Los Angeles”.
Martedì scorso l’amato interprete di Bo Brady ha registrato il suo ultimo episodio (che però negli Stati Uniti andrà in onda soltanto a fine ottobre). L’attore lo ha annunciato via Twitter tramite un messaggio inviato al fratello, in cui ha espresso tutta la sua tristezza. Nello stesso ha però voluto inserire una nota di colore, scrivendo che non gli mancherà il traffico per raggiungere ogni giorno gli studios.
Intanto vi lasciamo questo video: a Salem una tremenda catastrofe si abbatterà su tutti gli abitanti. Chi si salverà? Gli spettatori americani lo sapranno solo il 13 agosto. Fino ad allora la soap sarà sospesa per due settimane per lasciar spazio ai giochi olimpici.
Niente nuove o vecchie soap sull’ABC
Nel corso di una conferenza dedicata all’illustrazione dei palinsesti della prossima stagione televisiva, il presidente di ABC Entertainment Paul Lee ha negato l’intenzione di riportare in onda “La Valle dei Pini” e “Una vita da vivere”: “Non abbiamo nessuna intenzione di inserire nel daytime né loro, né altri programmi simili. I nostri sforzi sono tutti focalizzati su ‘General Hospital’. Siamo molto soddisfatti del lavoro del nuovo produttore Frank Valentini, con tutti i suoi cross-over con ‘Una vita da vivere’”.
Nel corso di una conferenza dedicata all’illustrazione dei palinsesti della prossima stagione televisiva, il presidente di ABC Entertainment Paul Lee ha negato l’intenzione di riportare in onda “La Valle dei Pini” e “Una vita da vivere”: “Non abbiamo nessuna intenzione di inserire nel daytime né loro, né altri programmi simili. I nostri sforzi sono tutti focalizzati su ‘General Hospital’. Siamo molto soddisfatti del lavoro del nuovo produttore Frank Valentini, con tutti i suoi cross-over con ‘Una vita da vivere’”.
Un film TV per Vincent Irizarry
L’indimenticato interprete dei gemelli Lujack e Nick di “Sentieri” sarà fra i protagonisti di “Left to die”, la nuova pellicola televisiva prodotta dal network Lifetime che racconta la vera storia di Sandra Chase (interpretata da Barbara Hershey), una turista americana arrestata in Ecuador con la falsa accusa di essere una trafficante di droga. Le riprese inizieranno ad agosto nei pressi di Bogotà, in Colombia.
L’indimenticato interprete dei gemelli Lujack e Nick di “Sentieri” sarà fra i protagonisti di “Left to die”, la nuova pellicola televisiva prodotta dal network Lifetime che racconta la vera storia di Sandra Chase (interpretata da Barbara Hershey), una turista americana arrestata in Ecuador con la falsa accusa di essere una trafficante di droga. Le riprese inizieranno ad agosto nei pressi di Bogotà, in Colombia.