martedì 26 giugno 2012

Le contraddizioni di Lady Channel

C’è un’emittente nella sterminata galassia di Sky che in poco tempo ha saputo ritagliarsi un nutrito pubblico di affezionati, ma da qualche settimana il forte legame instaurato sembra essersi in parte spezzato. Stiamo parlando di Lady Channel, il canale tematico dedicato al mondo delle telenovelas diretto da Patrizia Burgay, moglie del più noto Leandro, da trent’anni artefice dei sogni lacrimevoli di molti italiani.
Attivata il 1° ottobre 2007 ed entrata nella “famiglia” di Murdoch a fine luglio 2009, all’interno del suo profilo Facebook ha denunciato un sensibile calo degli ascolti attribuendolo alle modalità di rilevamento dell’Auditel. Il motivo potrebbe essere corretto, visto che ad aprile Sitcom, la società che gestisce la satellitare Alice, è giunta persino a interpellare direttamente gli spettatori per avere lumi sulla loro repentina fuga dal canale nello stretto giro di pochi giorni. Ma adesso, giunti al termine della stagione televisiva, proviamo a indagare le ragioni più in profondità.
L’annata 2010/11, grazie anche a un’ottima performance di abbonamenti sottoscritti dalla piattaforma Sky, ha registrato ascolti record per merito del buon mix di telenovelas proposte tra le quali “Topazio”, che per questioni contrattuali non circolava più nell’etere dal 1996, “Dolce Valentina”, la prima per adulti doppiata dopo una parentesi di sette anni, e “Padre Coraje” che, seppur proposta sottotitolata, godeva di una  grande nomea. Allora cosa è successo? Come accade per tutti i prodotti, dopo un ciclo di entusiasmo ne segue sempre uno di stanchezza, complice poi qualche errore di palinsesto.

Partiamo proprio da questo, in particolare la colonizzazione di ampi slot, persino il prime time, a favore di “Lady en espanol”, un contenitore di serie inedite non doppiate. Dietro alla lodevole motivazione di offrirle nella lingua madre, vi è l’impossibilità di realizzarne il doppiaggio. Infatti, un conto è sostenere il costo dell’edizione italiana di un telefilm di venti episodi, decisamente più oneroso quello di uno sceneggiato di 150 e oltre. L’euforia per il gradimento riscosso dai primi titoli, ha indotto la dirigenza a proporre il contenitore anche alle 21,00, onestamente una fascia sempre debole per l’emittente ma lo share di “Cuidado con el angel” non è mai decollato. L’equivoco, per chi scrive, è stato duplice: da un lato ritenere che il pubblico fosse disposto, dopo una giornata di lavoro, a impegnarsi a seguire un programma in lingua per mesi, dall’altro averlo spostato a tarda serata nell’imminenza degli ultimi capitoli. “Cuidado” è stato però in buona compagnia, anche perché altre novelas hanno subito (e subiscono tuttora) continui spostamenti, disorientando tutti, MySky compresi. Una pay, prima dell’audience, deve rispondere agli abbonati e non può essere gestita come fece Michele Franceschelli con Retequattro che, con estenuanti interruzioni e cambi d’orario, disperse il prezioso patrimonio di fedeltà che era riuscito a creare.
Un’altra criticità è la scelta dei titoli in onda: proporre il remake Esmeralda”, poco dopo il suo termine, si è rivelato deleterio, nonché altri visibili contemporaneamente, e senza costi, su emittenti locali. Come riporta il sito di Sky Pubblicità, il target di riferimento di Lady Channel presenta, dal punto di vista socio-economico, una profilatura medio-bassa. Quindi il primo a disdire l’abbonamento causa crisi economica.
di “Topazio”, “
Un’ulteriore contraddizione è la politica commerciale adottata da Delta Tv Programs, la divisione di Burgay specializzata nella fornitura di novelas a tutte le televisioni interessate. La tendenza inaugurata nel 2007 è di ripresentarle il più possibile aderenti alla propria originalità, ovvero recuperando il titolo (es. “Il privilegio d’amare”), le videosigle e colonne sonore. Peccato però che quelle che non avevano subito importanti adattamenti, li hanno avuti successivamente. Pensiamo a “Ribelle” ribattezzata “Marina”, “Guadalupe” in “Il segreto della nostra vita”, “Pasiones” in “Ti chiedo perdono” o “Caribe” in “Cuori tropicali”.
Un’ultima riflessione: all’interno del gruppo cui fa capo Lady Channel vi è anche una società di doppiaggio,Videodelta, che agli inizi del nuovo millennio si è distinta per la realizzazione di edizioni italiane con una qualità quasi cinematografica, come quelle di “Terra Nostra” e “Garibaldi, eroe dei due mondi”. E’ perciò singolare che “Dolce Valentina” e “Pagine di vita” siano state appaltate, invece, a un’altra impresa, con esiti non sempre soddisfacenti, secondo l’inappellabile popolo del web, soprattutto per i dialoghi e la scelta di alcune voci. E stranisce ulteriormente che abbiano trasmesso “Maria”
con il doppiaggio di Retequattro e non di sfruttare quello storico da loro realizzato per Odeon TV nel 1988. A questo punto, non ci sarebbe da stupirsi se si affacciasse sul video anche la versione Mediaset di “Vittoria”, decisamente più di appeal grazie a Rossella Izzo come “anima” di Luisa Kuliok rispetto a quella di proprietà sempre di Videodelta.
Adesso proviamo ad avanzare qualche piccolo suggerimento. In primis, per migliorare ascolti e soprattutto redditività, Lady Channel dovrebbe seguire la fortunata esperienza di Real Time: restare a pagamento sul satellite e proporsi contemporaneamente free sul digitale terrestre. I minori introiti derivanti dal mantenimento dell’esclusiva con Murdoch sarebbero leniti dall’inevitabile aumento del carico pubblicitario: sul più vasto bacino del DTT gli inserzionisti presenzierebbero con maggior entusiasmo. Per quanto riguarda la programmazione, si dovrebbe cercare di non proporre storie simili ravvicinate, come sta per accadere di nuovo con la staffetta tra “La ragazza del circo” e “Kassandra”“Sabrosa Pasion Plus”, così da destinare le ridotte disponibilità a favore di altro. Il grande pubblico, come dimostra MTV, è ormai abituato a vederli anche in originale.
E se non è possibile incrementare il numero dei titoli in italiano, sarebbe opportuno non accostarne consecutivamente due o più in spagnolo e di non trasmettere doppiati reality come 
Essere sul digitale ridurrebbe anche il rigido vincolo imposto da Sky di non includere programmi troppo differenti dalla linea editoriale concordata: ad esempio quei “cinque minuti in cucina” potrebbero diventare trenta o più. Si potrebbe inaugurare la fascia “ragazzi”, nello spazio delle 17:00, con una telenovela dedicata e, dato l’elevato numero di quelle adattate negli ultimi tempi, la scelta sarebbe piuttosto varia.
Infine, per allargare il pubblico femminile, in particolare in prima serata, si dovrebbero inserire miniserie (anche in Sudamerica ne producono d’interessanti) e film come ipotizzato in passato.
Per ridurre sensibilmente i costi di palinsesto, nel week-end alcuni teleromanzi potrebbero fermarsi e offrire “un meglio della settimana”, invece di proseguire con la messa in onda di puntate inedite. E sempre in un’ottica di contenimento del budget, ma teso a soddisfare le molteplici richieste, l’auspicato angolo di gossip sulle star latine si potrebbe realizzare con filmati prelevati dai circuiti internazionali, o meglio dal web, e commentati soltanto da voci fuori campo.

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lunedì 25 giugno 2012

L’amore secondo Hunter Tylo; Amber sparisce da Beautiful; Peter Reckell e Renée Jones lasciano Il tempo della nostra vita



L’amore secondo Hunter Tylo
In una recente intervista al quotidiano “Leggo”, l’attrice ha dichiarato di sentirsi molto vicina al suo personaggio e non a quello di Brooke, convinto che esistano le anime gemelle: “Taylor è una donna pratica che sa che quello che vuole ed è Ridge”. Confida che “non è mai troppo tardi per innamorarsi di nuovo e in questo ‘Beautiful’ riflette la realtà” e di non tollerare le bugie in amore: “Onestà e fiducia: qualunque cosa tenga lontana una coppia, va sempre superata parlando dei propri sentimenti, anche quando vengono feriti”.

Per quanto riguarda il teleromanzo, rivela che le sue scene preferite sono state la fuga d’amore a Saint Thomas, il momento in cui Taylor si palesa a Ridge mentre lui la piange sulla sua tomba e la danza del ventre davanti a Kabir Bedi.
“Beautiful”: arrivederci Amber!
Nelle puntate italiane non è rientrata da molto, ma in quelle americane è già pronta a uscire di nuovo. Come riporta “CBS Soaps in Depth”, l’attrice Adrienne Frantz ha accettato che il suo personaggio, che già nelle ultime settimane si è visto poco e nulla, assuma lo stato di recurring per così perseguire nuove opportunità artistiche.

Peter Reckell: “Ecco perché me ne vado”
In una lunga serie di post pubblicati su Twitter, l’interprete di Bo Brady ha spiegato le ragioni del suo abbandono: “Il tempo della nostra vita è stata la mia casa per quasi trent’anni. Bo è un personaggio che ho sviluppato partendo dalla mia anima e per questo è stato così ben accolto dal pubblico. Negli anni Ottanta, Bo è stato posto al centro dell’attenzione, spodestando anche altri personaggi. Adesso, la cosa è capitata a lui e così ho deciso di andarmene. Lo faccio con la tristezza nel cuore perché devo dire addio a molte persone, ma sono pronto a fare un passo indietro nel caso in cui Bo ritorni quello di un tempo”. 
Un tragico addio a Salem
Settimana scorsa a “Il tempo della nostra vita” si è assistito alla drammatica uscita di scena del personaggio di Lexie Carver a causa di un male incurabile.

Presente sul set fin dal lontano 1993, la sua interprete Renée Jones ha deciso di lasciare la soap di propria volontà e non per quella dei produttori, come accaduto a tanti colleghi recentemente. In un’intervista a “TV Guide”, l’attrice ha confidato di essere entusiasta della scelta: “Ci stavo ragionando da oltre un anno. Mi sono chiesta: ‘sono realmente felice della mia vita?’ e la risposta è stata ‘no’. Sono cresciuta in una fattoria in Georgia e voglio tornare in quel silenzio, a quella solitudine. Voglio trascorrere le giornate a contemplare la natura, ritrovare Dio. Voglio leggere libri, imparare lo yoga e soprattutto dedicarmi a opere di carità. Ho risparmiato molto e quindi, per uno o due anni, non voglio avere stress derivante da continui impegni. Mi sento finalmente libera. C’è un mondo intero al di fuori degli studi!”.

La Jones sembra aver le idee chiare: “Tutti mi domandano se poi alla fine non mi annoierò. E c’è chi si arrabbia perché sostiene che stia andando in pensione troppo giovane. Allora io rispondo che la vita è imprevedibile, nessuno può infatti garantirmi che vivrò fino a 100 anni. La mia carriera di attrice è nata per caso, non ho mai aspirato alla fama. Non rinnego nulla di ciò che ho fatto in televisione, ma la vita è già di per sé troppo drammatica e non credo che sia necessario ricrearne una troppo tragica anche sul video”.

Sull’eventualità di un possibile ritorno di Lexie a Salem, afferma: “So che nel teleromanzo tutte le morti rappresentate non sono poi mai state tali. C’è già chi dice che suo padre, Stefano DiMera, l’abbia fatta congelare, ma io posso garantirvi che non tornerà”.



Febbre d’amore: un bebè in arrivo
Tramite Twitter, l’attore Joshua Morrow ha annunciato che a novembre diventerà padre per la quarta volta. L’interprete di Nicholas Newman e la moglie Tobe Keeney hanno già all’attivo tre maschietti (Cooper di 9, Crew di 7 e Cash di 4 anni) mentre adesso sono in attesa di una bimba.



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domenica 24 giugno 2012

Daytime Emmy 2012: ecco i nomi di tutti i vincitori


Nella splendida cornice del “Westin Bonaventure Hotel” a Los Angeles, si è svolta ieri sera la 39° cerimonia di assegnazione dei premi ai programmi più visti nel corso della giornata sui network statunitensi.
L’evento ha riservato anche un piccolo tributo senza filmati celebrativi a “La valle dei pini” (cancellata il 23 settembre 2011) e a “Una vita da vivere” (sospesa lo scorso 13 gennaio). Sul palco Erika Slezak e Susan Lucci che, in particolare, ha ringraziato i fans per l’affetto dimostratole durante tutti i suoi 41 anni di permanenza sul set: “Don’t cry because something is over, smile because it was” (“Non piangete perché qualcosa è finito, ma sorridete perché c’è stato”). E adesso ecco nomi di tutti i trionfatori, suddivisi per categoria:
MIGLIORE SERIE DRAMMATICA:
General Hospital (ABC)
MIGLIOR ATTRICE PROTAGONISTA:
HEATHER TOM, Katie Logan Spencer – Beautiful (CBS)

MIGLIOR ATTORE PROTAGONISTA:
ANTHONY GEARY, Luke Spencer – General Hospital (ABC)
Al momento del ritiro del premio, l’attore, al suo settimo Emmy, ha ringraziato gli altri interpreti nominati nella sua categoria (John McCook, Bobby Woods, Darnell Williams, Maurice Benard) e ha lanciato una frecciatina all’ABC, sottolineando l’intenzione dell’azienda di voler cancellare una soap che ha ottenuto 23 nomination a favore di anonimi talk-show fallimentari.

MIGLIOR ATTRICE NON PROTAGONISTA:
NANCY LEE GRAHN, Alexis Davis – General Hospital (ABC)
Il premio è stato ritirato per suo conto da Finola Hughes (Anna Devane in “General Hospital”)
MIGLIOR ATTORE NON PROTAGONISTA:
JONATHAN JACKSON, Lucky Spencer – General Hospital (ABC)


MIGLIOR ATTRICE GIOVANE:
CHRISTEL KHALIL, Lily Winters – Febbre d’amore (CBS)

MIGLIOR ATTORE GIOVANE:
CHANDLER MASSEY, Will Horton – Il tempo della nostra vita (NBC)


MIGLIOR REGIA:
General Hospital (ABC)

MIGLIOR SCENEGGIATURA:
Il tempo della nostra vita (NBC)

MIGLIOR SCENOGRAFIA:
Beautiful (CBS)
MIGLIOR CASTING:
General Hospital (ABC)
MIGLIORI COSTUMI:
General Hospital (ABC)
MIGLIOR PARRUCCO (a pari merito):
Beautiful (CBS)
Febbre d’amore (CBS)

MIGLIORI LUCI:
Una vita da vivere (ABC)

MIGLIOR SUONO (a pari merito):
La valle dei pini (ABC)
Febbre d’amore (CBS)
MIGLIOR TRUCCO:
Il tempo della nostra vita (NBC)
MIGLIOR CAMERA EDITING:
La valle dei pini (ABC)
MIGLIOR COLONNA MUSICALE:
Febbre d’amore (CBS)

MIGLIOR CANZONE ORIGINALE:
General Hospital (ABC): Dust di Robert Howard Hartry e Benjamin West

MIGLIORE DIREZIONE TECNICA E CONTROLLO DELLE TELECAMERE:
General Hospital (ABC)
MIGLIORE RESPONSABILE STUNTMEN:
Il tempo della nostra vita (NBC)

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giovedì 21 giugno 2012

Entro l’estate arriva sul digitale terrestre “Focus”, nuovo canale che s’ispira al famoso mensile di approfondimento


In questi giorni di forte calura, da SWITCHOVER MEDIA ci giunge una bella notizia a rinfrescarci un po’. Entro l’estate, l’editore di emittenti apprezzate come Giallo, K2 e Frisbee, lancerà in partnership con GRUNER+JAHR/MONDADORI la versione televisiva di FOCUS, il noto mensile di conoscenza più venduto e letto in Italia, con 6,4 milioni di lettori.
Il palinsesto della nuova rete sarà incentrato sull’intrattenimento di tipo factual, volto a scoprire fatti, mondi, uomini e comportamenti. Come recita lo slogan “un canale coinvolgente e immediato pensato per trovare le risposte a tutte le domande”.
“Focus” sarà visibile sul canale 56, adesso occupato da Doc-U, la cui copertura raggiunge oltre il 90% delle famiglie italiane.

E adesso riportiamo le dichiarazioni dei soggetti interessati, in attesa di scoprire qualcosa di più nei prossimi giorni.
Fabienne Schwalbe, Amministratore Delegato di Gruner+Jahr/Mondadori, ha affermato: “Lo sviluppo del digitale terrestre rappresenta un’opportunità unica per l’ulteriore affermazione del nostro brand nel mercato italiano. In quest’ottica abbiamo deciso di affidare il marchio FOCUS a Switchover Media che in questi ultimi anni ha dimostrato di avere l’intraprendenza e le capacità per affrontare con successo un mercato particolarmente complesso”.
Francesco Nespega, Managing Partner di Switchover Media, ha commentato: “Siamo particolarmente grati a Gruner+Jahr/Mondadori per la fiducia che ha deciso di riporre in Switchover Media, affidandoci lo sviluppo televisivo di un marchio che non ha bisogno di presentazioni da quanto è noto e riconoscibile sul mercato. Con FOCUS intendiamo coprire un genere – il factual – e un target – i maschi adulti – totalmente complementari a quelli degli altri canali di cui siamo editori completando così il portafoglio prodotti a disposizione dei nostri investitori pubblicitari”.

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lunedì 18 giugno 2012

Il matrimonio di Don Diamont; la svolta di Luke Spencer a General Hospital; Ronan torna a Febbre d’amore



Il matrimonio di Don Diamont
Dopo aver festeggiato la settima vittoria consecutiva di “Beautiful” al 52° Festival Internazionale della Televisione a Montecarlo nella categoria di “Miglior Soap Opera/Telenovela”, l’interprete di Bill Spencer ha colto l’occasione della trasferta francese per sposarsi con la sua fidanzata storica Cindy Ambuehl. Le nozze si sono celebrate lo scorso 12 giugno presso “Le Chateau de la Chevre” a Eze, insieme a molti suoi colleghi: Jacqueline MacInnes Wood (Steffy), Scott Clifton (Liam), Kim Matula (Hope), Christian J. LeBlanc (Michael in “Febbre d’amore”) e Eva LaRue (ex-Maria in “La valle dei pini” e attuale protagonista di “CSI: Miami) che ha rivelato l’avvenimento via Twitter.









General Hospital: la svolta di Luke Spencer
In un’intervista rilasciata a “TV Guide”, Tony Geary ha parlato, tra l’altro, degli ultimi accadimenti che hanno visto coinvolto il suo personaggio in “General Hospital”. In particolare, si è soffermato sulla svolta avuta da Luke che, precipitato nell’alcolismo, ha investito con l’auto il nipote Jake: “Luke è ossessionato dalla morte del bimbo. In lui rimarrà per sempre un profondo senso di colpa. Ha sempre saputo di non essere un eroe, nonostante gli altri credano il contrario e ciò ha fatto emergere il lato più umano del suo carattere. Quando Bob Guza (il precedente produttore esecutivo della soap che ha ideato questa storia) mi ha chiamato nel suo ufficio per dirmi che Jake sarebbe stato investito e voleva sapere se ero d’accordo che il colpevole fosse Luke, gli ho risposto immediatamente di sì. So che può sembrare insensibile, ma era da tempo che non recitavo più nulla di interessante e volevo mettermi alla prova. E’ stato un mese molto difficile per tutti, ma il risultato è stato buono”.
La realizzazione di questa vicenda ha coinciso con le trattative per il rinnovo del suo contratto: “Pensavo che la presenza di Luke a Port Charles fosse arrivata al capolinea visto che le trattative continuavano a proseguire senza grandi risultati. Ritenevo che, incolpare Luke per la morte di Jake, fosse uno stratagemma per farlo uscire di scena, ma mi sbagliavo. Il nuovo produttore Frank Valentini crede ancora molto in lui e, infatti, vuole riportare in scena un Luke più malizioso e spensierato. Per questo, nelle ultime puntate, è tornato a essere comico e addirittura protagonista di un quadrilatero amoroso. Per lui si stanno fronteggiando Anna (Finola Hughes), Heather (Robin Mattson) e l’ex moglie Tracy (Jane Elliot). A sessant’anni suonati è una bella soddisfazione!”.









Febbre d’amore: il nuovo Ronan
In una recente intervista, Jeff Branson (ex star de “La valle dei pini” e “Sentieri”) ha parlato del ritorno del suo personaggio nel teleromanzo dopo averlo abbandonato lo scorso febbraio: “Ho chiesto che non ritornasse a essere lo stesso poliziotto immerso in continue scene d’interrogatori e Maria Arena Bell, la produttrice, è stata d’accordo con me. E poi c’è il ritorno di Tricia Cast (Nina) con cui ho lavorato molto bene in passato. Secondo me ci sarebbe molto da esplorare nel loro rapporto”.
Ma la vita amorosa di Ronan potrebbe riservare altri aspetti interessanti: “Adesso è tornata anche Heather (non più interpretata da Eden Riegel, ma dall’ex protagonista di “Così gira il mondo” Jennifer Landon) e questo fatto porterà sicuramente una nuova dimensione al personaggio. E poi c’è anche Chloe (l’attrice Liz Hendrickson), che ha il potere di insinuarsi in lui e far cadere la sua fredda corazza”.









Peter Reckell lascia “Il tempo della nostra vita”
L’ha confermato la moglie, la cantante pop Kelly Moneymaker, in un post su Twitter. Sembra che l’interprete di Bo Brady (dal 1983 al 1987, dal 1990 al 1992 e dal 1995 ad oggi) non abbia accettato la richiesta della produzione di subire un ulteriore taglio al proprio compenso.

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mercoledì 13 giugno 2012

“Law & Order – I due volti della giustizia”: torna da stasera la serie “madre” su Giallo (canale 38 digitale terrestre)


Ci sono serie che esercitano un forte fascino sul pubblico anche a distanza di tempo dalla prima messa in onda, a volte per gli interpreti carismatici, altre per la sempre aderenza all’attualità. Fra queste un posto d’onore spetta certamente a “Law & Order – I due volti della giustizia”, il telefilm creato da Dick Wolf che ha il pregio di accumunare entrambe queste importanti caratteristiche.
Apparso sulle frequenze della NBC il 13 settembre 1990, “Law & Order – I due volti della giustizia” è stato da allora un successo senza precedenti, un miracolo televisivo grazie a vicende che ogni settimana hanno saputo riaccendere le passioni e la coscienza civile di milioni di spettatori in tutto il mondo. E da stasera si ripresenta al pubblico italiano con le prime puntate su Giallo, il nuovo canale in chiaro del digitale terrestre (LCN 38) interamente dedicato al mondo delle investigazioni in tutte le sue sfumature. L’appuntamento è dal lunedì al venerdì alle 11.30, 15.50 e 19.15.

Una delle più apprezzate produzioni della storia della tv americana (sono state realizzate 20 stagioni nominate agli Emmy ben 38 volte), Law & Order – I due volti della giustizia ha fatto fiorire una ricca scia di spin off, adattamenti esteri, tv movie e addirittura videogames.
La sua originalità sta nel porsi a cavallo tra il poliziesco e il giudiziario affrontando ogni caso criminale da entrambi i punti di vista. La prima metà di ogni episodio è ambientata nelle difficili strade di New York dove il sergente Max Greevey (George Dzundza) e il giovane detective Mike Logan (Chris Noth), sotto le indicazioni del capitano del distretto Cragen (Dann Florek), indagano scrupolosamente sull’ultimo delitto commesso per arrivare il più presto possibile a un arresto.
La seconda metà dell’episodio si sposta nelle aule di tribunale dove i procuratori Ben Stone (Michael Moriarty) e Paul Robinette (Richard Brooks) affrontano il caso scontrandosi con un sistema giudiziario a volte complicato.
Quando l’imputato ha tante prove a suo carico e si finisce facilmente con una condanna esemplare, tutto sembra filare liscio per il team di avvocati Stone e Robinette; quando invece l’accusa non ha a disposizione basi solide su cui costruire la strategia processuale, operare nel nome della giustizia richiede decisioni difficili dagli sviluppi incerti.

lunedì 11 giugno 2012

Beautiful, parlano Crystal Chappell e Joanna Johnson; Lauralee Bell e il suo ritorno a Febbre d’amore; arrivi e partenze; Dan McVicar diventa papà


“Beautiful”: parlano Crystal Chappell e Joanna Johnson
In una doppia intervista rilasciata a un sito statunitense, Crystal Chappell e Joanna Johnson hanno parlato delle vicende che coinvolgono i loro personaggi, Danielle e Karen, in “Beautiful” e non solo. In particolare, la Chappell ha voluto sottolineare le differenze esistenti tra Danielle e Olivia, l’altro personaggio gay che ha interpretato in “Sentieri” fino al 2009: “Sono estremamente diversi perché recitati in momenti distanti fra loro e per società di produzione differenti. In ‘Sentieri’, dove non era possibile girare scene in cui baciavo la mia collega Jessica Leccia, ho perfezionato l’arte di toccare la fronte e di giocare con le nocche delle dita. A ‘Beautiful’ invece è tutta un’altra storia. Danielle ha una famiglia amorevole, una figlia ed è alle prese con i problemi di tutti i giorni. Joanna, che ammiro molto per il passo importante che ha fatto nella sua vita, è una stupenda attrice. Il primo giorno di riprese, per un attimo, mi sono chiesta dove fossi e cosa stessi facendo. Poi l’ho vista recitare con Linsey Godfrey e ho pensato alla fortuna di essere lì con loro”.
La Johnson, invece, ha rimarcato l’apertura mentale di Bradley Bell, il capo sceneggiatore del teleromanzo, definendolo “un grande sostenitore della gente e dei loro diritti umani. E’ una persona dalle idee chiare, coraggiosa, senza paure”. Ammette di essersi stupita quando Linsey Godfrey le ha domandato perché fosse così nervosa al pensiero di tutto quello che le stava accadendo: “Le ho dovuto spiegare che, quando ero giovane, i tempi erano estremamente diversi. Sono cresciuta vergognandomi di chi fossi, non c’era alternativa alla non accettazione e al provare disgusto di sé. Oggi va meglio, anche se tutto non è perfetto. Ci sono luoghi dove i ragazzi possono crescere ed esprimersi liberamente.” E a proposito di come sia cambiato il mondo, fa una dichiarazione che potrebbe riguardarci molto da vicino: “Le riviste americane dedicate alle soap opera sono molto rispettose della vita privata degli attori, cosa che non avviene nella stampa d’oltreoceano. Quando dovetti andare in Europa, in seguito al grande successo ottenuto lì da ‘Beautiful’, continuavo a sentirmi chiedere chi fosse il mio fidanzato. Mi sentivo morire dalla vergogna. Non volevo assolutamente mettere in imbarazzo la famiglia Bell. Se avessi detto che ero gay, mi avrebbero lanciato addosso le pietre per strada”.

“Febbre d’amore”: Lauralee Bell e la nuova “Cricket”
In un lungo colloquio con il giornalista Michael Fairman, Lauralee Bell ha motivato le ragioni del suo ritorno nello sceneggiato creato dai genitori, William e Lee: “Adesso aveva senso. Christine (ora non si fa più chiamare Cricket) lavora al Dipartimento di Giustizia a Washington e questa sua esperienza la rende la persona migliore per supportare la polizia di Genoa City, in difficoltà a smascherare i crimini di Genevieve” (Genie Francis).

L’attrice ha ritrovato così Michael Damian, anche lui tornato da poco nei panni dell’ex fidanzato Danny Romalotti per aiutare il figlio Daniel (Michael Graziadei): “La cosa divertente è che ci siamo ritrovati entrambi sul set nello stesso momento, ma per ragioni diverse”. Nonostante i due resteranno nelle vicende per diverse settimane, infatti reciteranno insieme al massimo per soli cinque episodi, di cui uno, già trasmesso, che li vede coinvolti in un appassionato incontro d’amore. Anticipa però che non ci sarà nessun lieto fine: “Danny ama troppo la sua attività di rockstar e Christine quella di federale. Potrebbero essere felici per quindici giorni, ma la realtà è che nessuno dei due rinuncerebbe al proprio lavoro. Alla fine si odierebbero. Il loro incontro sotto le lenzuola, come sanno, è stato solo l’impulso di un momento”.

I due però saranno coinvolti anche in altre vicende, come quella di far confessare a Phillys (Michelle Stafford) di aver cercato di uccidere Christine negli anni novanta: “Ho richiesto alla produzione di visionare quelle puntate. C’erano dei dialoghi molto intensi. Michelle mi ha confidato di essere contenta di riaprire quella storia perché le fa sembrare che sia tornata la ‘vecchia’ Phyllis. Penso che sia proprio questo che il pubblico voglia. Phyllis, a causa della gravidanza e di non sapere chi sia il padre del bambino che porta in grembo, è, infatti, in preda a continui sbalzi d’umore. Un giorno è una madre amorevole, il giorno dopo è una donna vendicativa e accecata dalla gelosia”.

E proprio far rivivere grandi emozioni come in passato è, secondo l’attrice, il segreto per imprimere un nuovo slancio negli ascolti: “Se al pubblico manca il vecchio ‘Febbre d’amore’, questo è il momento giusto per risintonizzarsi. Sono iniziate tante buone storie che vede coinvolti molti storici protagonisti. Fra questi il triangolo tra Jack, Victor e Nikki, ma anche la collaborazione fra Christine e Paul Williams per indagare su Genevieve. Potrebbero persino recitare in silenzio dati i forti legami che hanno fra loro”.

Adesso vi proponiamo il primo incontro fra Danny e Christine a Genoa City, seguito subito dopo dal loro impetuoso incontro d’amore. E la successiva sorpresa di Phyllis e Paul di vederli insieme…

Arrivi e partenze a “Beautiful”, “General Hospital” e “Febbre d’amore”
  • Si è già conclusa la permanenza di Sean Kanan a “Beautiful”. L’attore ha scritto su Twitter che il suo personaggio di Deacon Sharp è fuori dai prossimi sviluppi narrativi.
  • Sempre tramite Twitter invece, Frank Valentini, produttore esecutivo di “General Hospital”, ha annunciato che nelle prossime settimane tornerà Blair Cramer (l’attrice Kassie DePavia), per supportare la vicenda che coinvolge suo marito Todd (Roger Howarth) e la figlia Starr (Kristen Alderson).
  • Terminerà presto anche il soggiorno di Ricky Williams (l’attore Peter Porte) a Genoa City. Il figlio di Paul (DougDavidson) e Isabella (Eva Longoria) uscirà di scena al termine della storia che ripercorre il passato di Phyllis.

Niente più spoiler per “General Hospital”
Come confidato da Finola Hughes (Anna Devane) in un’intervista, il produttore Frank Valentini ha disposto che non siano più diffuse anticipazioni che rivelino troppi particolari sulle future trame. Anche gli stessi attori non ne sono informati. La decisione è maturata per impedire che gli spoiler tolgano interesse agli spettatori di seguire la soap.

Dan McVicar diventa papà
Lo storico interprete di Clarke in “Beautiful” è diventato padre di un maschietto. Pietro Alberto, questo il suo nome, è nato lo scorso 3 giugno a Torino, città in cui l’attore risiede da tempo con la moglie Virginia De Agostini. La coppia si è conosciuta nel 2007 a “Notti sul Ghiaccio”, il programma condotto da Milly Carlucci. Virginia era la sua insegnante di pattinaggio.

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