“General Hospital”: il più grande ritorno di tutti i tempi
Il produttore Frank Valentini tramite Twitter aveva anticipato che qualcosa di straordinario sarebbe accaduto nella puntata di lunedì 27 agosto 2012, e per chi non se l’è perduta lo shock è stato davvero notevole. Dopo 23 anni di assenza è riapparso in video per alcuni secondi Ian Buchanan, dal 1986 al 1989 il gangster Duke Lavery (e che poi era stato succeduto nella parte per un anno dall’attore Greg Beecroft, fino alla presunta morte del personaggio nel 1990).
Il produttore Frank Valentini tramite Twitter aveva anticipato che qualcosa di straordinario sarebbe accaduto nella puntata di lunedì 27 agosto 2012, e per chi non se l’è perduta lo shock è stato davvero notevole. Dopo 23 anni di assenza è riapparso in video per alcuni secondi Ian Buchanan, dal 1986 al 1989 il gangster Duke Lavery (e che poi era stato succeduto nella parte per un anno dall’attore Greg Beecroft, fino alla presunta morte del personaggio nel 1990).
L’attore si è intravisto nella storyline con protagonisti Anna Devane e Luke Spencer in viaggio in Svizzera per liberare Robin, dopo la scoperta che la ragazza forse non è deceduta nel corso dell’incendio di un laboratorio del General Hospital lo scorso febbraio.
Valentini spiega così il suo ritorno: “Dopo il suo improvviso licenziamento da ‘Il tempo della nostra vita’ dove interpretava Ian McAllister, il capo sceneggiatore Ron Carlivati è corso da me spiegandomi la sua idea. Posso solo anticipare che si tratta del vero Duke. L’uomo che morì nel 1990 tra le braccia di Anna, il cui cambio di aspetto fu giustificato con il ricorso ad una plastica facciale per poter sfuggire dai mafiosi che aveva tradito, era semplicemente un impostore”. E aggiunge: “Il pubblico si sta molto appassionato alla nascente storia d’amore fra Anna e Luke e il ritorno di Duke non farà altro che scompigliare tutto questo. La donna si troverà ad affrontare amletici dilemmi con chi stare, dopo naturalmente aver rivolto numerose domande a Duke per assicurarsi che si tratti veramente di lui”.
Avremo però ogni risposta non prima di cinque settimane. Infatti, sino ad allora, Duke non farà più alcuna comparsa.
Valentini spiega così il suo ritorno: “Dopo il suo improvviso licenziamento da ‘Il tempo della nostra vita’ dove interpretava Ian McAllister, il capo sceneggiatore Ron Carlivati è corso da me spiegandomi la sua idea. Posso solo anticipare che si tratta del vero Duke. L’uomo che morì nel 1990 tra le braccia di Anna, il cui cambio di aspetto fu giustificato con il ricorso ad una plastica facciale per poter sfuggire dai mafiosi che aveva tradito, era semplicemente un impostore”. E aggiunge: “Il pubblico si sta molto appassionato alla nascente storia d’amore fra Anna e Luke e il ritorno di Duke non farà altro che scompigliare tutto questo. La donna si troverà ad affrontare amletici dilemmi con chi stare, dopo naturalmente aver rivolto numerose domande a Duke per assicurarsi che si tratti veramente di lui”.
Avremo però ogni risposta non prima di cinque settimane. Infatti, sino ad allora, Duke non farà più alcuna comparsa.
Bradley Bell anticipa il nuovo “Beautiful”
In una serie di interviste a “Soap Opera Digest” e “TV Guid”, il produttore ha voluto anticipare cosa accadrà prossimamente nella soap opera.
Il perno delle vicende si concentrerà intorno a Rick (Jacob Young) che, dopo essere stato per lungo tempo relegato in panchina, diverrà il motore dello show grazie alla sua forza trainante intrisa di fascino e voglia di potere: “Diventerà molto simile a Ridge in gioventù, arrivando persino a conquistare la Forrester Creations e per raggiungere tale scopo non avrà remore a coinvolgere anche Caroline (Linsey Godfrey)”.
Sull’importante spazio concesso alle storie degli interpreti più giovani, Bell giustifica così la sua decisione: “Il triangolo tra Hope/Liam/Steffy ha fatto incrementare notevolmente gli ascolti, a differenza di tutti gli altri sceneggiati che invece li hanno perso”. E proprio per conquistare ancor di più il target dei ragazzi rivela che aumenteranno le riprese in esterni e presto sarà coinvolta anche una band musicale: “Il nostro obiettivo è di rendere ‘Beautiful’ simile a ‘One Tree Hill’ o ad altri programmi di prima serata. Vogliamo raccontare le nostre storie più attraverso le canzoni e le immagini, piuttosto che con un’overdose di parole”.
In una recente intervista, l’interprete di Katherine Chancellor in “Febbre d’amore” ha aperto il suo cuore ai lettori, raccontando fatti dolorosi legati al suo passato come gli abusi subiti da ragazzina da parte di uno zio. Questa dolorosa esperienza si è riverberata anche sul suo matrimonio con Harry Bernsen, Jr, portandola a sopportarne i tradimenti e le violenze: “Molte persone restano imprigionate in unioni a causa di convinzioni personali o per il tipo di educazione ricevuta dai genitori, i miei ad esempio sono sempre stati poco espansivi. Ho però imparato che è meglio che i bambini stiano in una casa diroccata, piuttosto in una dove non c’è amore fra moglie e marito”.
Le difficoltà coniugali l’hanno indotta a rifugiarsi nell’alcool: “Continuavo a soffrire di tremendi dolori allo stomaco. Un giorno ne ebbi uno mentre ero a pranzo con un amico, che mi consigliò di prendere un brandy, ma mi tolse il respiro. Ne presi allora un altro e finalmente mi rilassai. E così bere divenne il mio rimedio contro le fitte, ma persi il controllo. Per fortuna William Bell e mio figlio Collin mi aiutarono ad uscirne”.
Il dolore patito l’ha portata a domandarsi sulla reale esistenza di Dio e di voler vivere coerentemente con i valori insegnati ai figli: “Ci si sposa una volta sola. Si possono avere diversi innamoramenti nella vita, a me è accaduto un paio di volte, ma le nozze devono restare un fatto unico. E’ così faticoso organizzarle! E poi non volevo che i miei figli crescessero tra patrigni e matrigne. Quando si è innamorati, sposarsi è inutile. A me basta stare insieme, tenersi per mano, passeggiare senza parlare, condividere il silenzio”.
Per quanto riguarda la sua quasi quarantennale presenza nelle vicende di Genoa City, l’attrice ha parlato di quanto le manchi Jess Walton, che recentemente si è presa sei mesi sabbatici per stare accanto al figlio (“Come litighiamo noi due, non lo fa nessun altro”), e del rapporto con Eric Braeden (Victor Newman): “Ogni scena che ci vede insieme, deve sempre terminare con una sua battuta, anche se per il senso della situazione sarebbe più corretto che sia io a farla. Mi fa divertire un mondo!”.
Su Eileen Davidson afferma che la sua repentina uscita di scena è stata una grave perdita per lo sceneggiato e di non essere d’accordo di come sia stata gestita: “Adoravo la storia d’amore tra Ashley e Tucker, ma è stata completamente rovinata nel giro di una puntata. Fino a un momento prima, Ashley continuava a ripetere all’uomo di amarlo nonostante il suo tradimento e che la salvezza della loro relazione dipendeva solo da lui. Poi, improvvisamente, lei lo informa che vuole divorziare. Questi metodi non piacciono al pubblico del daytime, ci danneggiano”.
Non appare inoltre convinta del breve arrivo di Bonnie Franklin nei panni di Celeste, una suora dell’ospedale di Los Angeles che incontra uno smemorato Victor Newman: “Neanche più in ‘General Hospital’ l’ospedale è al centro di vicende, tranne nel caso in cui non ci finisca qualcuno perché gli hanno sparato. I tempi sono cambiati”.
Nega che ci siano stati dei dissapori con Melody Thomas Scott, nonostante il fatto che l’interprete di Nikki Newman non le abbia rivolto la parola per due anni: “Lo so, ad occhi estranei la cosa può risultare strana. Voglio molto bene a Melody, come ad una figlia. Lei mi chiama persino ‘mamma’. Non abbiamo mai discusso. E’ una donna molto sensibile, non so il perché di questo suo comportamento, ma non lo ha fatto solo con me”.
Sul set la Cooper è protagonista di innumerevoli burle, soprattutto nei confronti dei colleghi più giovani: “Il mio preferito è Greg Rikaart (Kevin Fisher). Ogni volta che mi avvicino a lui, ha un sorriso tra il divertito e lo spaventato. Un giorno, mentre stavamo provando una scena, gli dissi che gli stavo per tirare uno schiaffo. Allora lui mi rispose che avrebbe preferito un pizzicotto nel basso ventre e mimò il gesto. Poi si rese conto che glielo avrei fatto realmente, ma nel momento meno opportuno. E così è stato nella scena in cui lo accompagnavo all’altare. Mentre gli stavo dicendo che indossava una bella cravatta, gli feci un pizzicotto e lui non poté reagire. Un’altra volta lo feci a Joshua Morrow (Nick Newman). Eravamo seduti vicini a tavola e lo pizzicai mentre stava tenendo un discorso. La cosa divertente fu che, alla fine, mi disse di farglielo più a sinistra!”.
Sul futuro del genere “rosa”, ritiene che alla fine resteranno in onda solo “Febbre d’amore”, “Beautiful” e “General Hospital”: “Stanno distruggendo il daytime per il dio denaro! Inculcano negli spettatori l’idea di abbandonare le soap operas, convincendoli che le nuove trasmissioni vengono realizzate perché sono loro a volerli. Se il pubblico spegnesse la televisione per due settimane, i network tornerebbero indietro sui loro passi. E poi basta con questa storia di voler a tutti i costi attrarre un target giovane. Non ho mai incontrato un ragazzo che si disperi per aver perso una puntata di uno di quei tanti programmi di cucina”. E alla domanda se oggi William Bell, il creatore di “Febbre d’amore”, lo seguirebbe risponde: “Si chiederebbe quale soap stia vedendo. I nostri fan più affezionati sono quelli canadesi. Se c’è qualcosa nella trama che non li convince, ci scrivono immediatamente. E William Bell certamente li ascolterebbe”.
E per finire ha lanciato una frecciata all’organizzazione dei Daytime Emmy: “Non comprendo perché si ostinino a trasmetterli. Dovrebbero offrirci il pranzo, poi consegnarci le statuette e basta. Ormai è solo un pretesto per far pubblicità agli Hilton Hotels, senza contare i tantissimi spot inseriti tra le premiazioni. Nelle convention del mondo del porno tutti sembrano divertirsi. Le nostre, invece, ci fanno apparire come dei disperati”.
Jill Farren-Phelps: “Così rivoluzionerò ‘Febbre d’amore’”
In una recente intervista concessa a “TV Guide”, la nuova produttrice Jill Farren-Phelps ha illustrato le linee guida che seguirà.
In una recente intervista concessa a “TV Guide”, la nuova produttrice Jill Farren-Phelps ha illustrato le linee guida che seguirà.
In primis ha svelato il mandato che ha ricevuto da Sony e CBS: traghettare il teleromanzo nel 2012 e di renderlo finanziariamente sostenibile. Per raggiungere tali obiettivi, probabilmente subirà qualche scossone per essere più contemporaneo, seducente e convincente, senza però creare smarrimento nel pubblico. Per questo ha voluto accanto Josh Griffith, che lo ha scritto durante lo sciopero degli sceneggiatori tra il 2007 e il 2008: “He knows the characters and the history of Y&R really well and deeply respects this show. I trust him completely. Producers don’t make ratings, writers do, and Josh is the exact right person to be here at this time” (“Conosce molto bene i personaggi e la storia di ‘Febbre d’amore’. I produttori non realizzano ascolti, ma gli sceneggiatori sì. Josh è la persona adatta al momento giusto”). Precisa, infine, che non lo strutturerà come “General Hospital”, che ha prodotto dal 2001 al 2011 e che sotto la sua direzione ha vinto ben 4 premi Emmy come miglior soap nel 2005, 2006, 2008 e 2012.
La necessità di ridurre i costi non si tradurrà automaticamente in licenziamenti coatti: “Non voglio dire che non ci saranno. Abbiamo tanti interpreti meravigliosi, ma alla fine della giornata dobbiamo valutare chi fa davvero presa sul pubblico. Rafforzeremo la presenza degli attori afroamericani. Ad esempio, Kristoff St. John (Neil Winters) vivrà una nuova ed appassionata storia d’amore. E non è vero che le audizioni per trovare un nuovo ragazzo sia per recastareBryton James (Devon), ma si tratta di un personaggio completamente nuovo. Per quanto riguarda quello di Lily è invece tutto vero, ma ciò dipenderà dal buon esito o meno delle trattative con Christel Khalil sul rinnovo del suo contratto”.
Sugli attori over 40: “Vogliamo gettare le basi per il futuro utilizzando personaggi più giovani, ma non a discapito dei veterani. Anzi, mi piacerebbe riportarne in video degli altri. A tale proposito ho già parlato con Jess Walton (Jill Abbott): è disponibile a tornare, non a pieno regime, ma soltanto se la trama è buona. Gli spettatori vogliono, infatti, storie di qualità e questo è anche il nostro obiettivo. Abbiamo grandi progetti anche per Eric Braeden (Victor Newman) e Melody Thomas Scott (Nikki). Posso inoltre anticipare che nuove vicende coinvolgeranno Jack Abbott (Peter Bergman)”.
Sull’operato di Maria Arena Bell, la produttrice di cui ha preso il posto: “Non corrispondono a verità le voci che mi attribuiscono il desiderio di eliminare i personaggi da lei creati, soprattutto quello di Genevieve, impersonato da Genie Francis”. (Ricordiamo che nel 2002 l’attrice fu allontanata da “General Hospital”, per futili motivi, proprio dalla Phelps).
L’intervista si conclude con un mea-culpa: “Il mio più grande errore professionale? Aver ‘ucciso’ Maureen Bauer in ‘Sentieri’”.
La delusione di Joshua Morrow
Continuiamo a parlare di “Febbre d’amore”. In un’intervista l’interprete di Nicholas Newman ha criticato le nozze tra Victor (Eric Braeden) e la sua ex moglie Sharon (Sharon Case): “Non voglio affermare che gli sceneggiatori sbaglino, perché sanno meglio di me come funzionino le cose, ma non ritengo plausibile che Nicholas non dica al padre che sta sbagliando, quando invece lo fa apertamente con Sharon”.
Continuiamo a parlare di “Febbre d’amore”. In un’intervista l’interprete di Nicholas Newman ha criticato le nozze tra Victor (Eric Braeden) e la sua ex moglie Sharon (Sharon Case): “Non voglio affermare che gli sceneggiatori sbaglino, perché sanno meglio di me come funzionino le cose, ma non ritengo plausibile che Nicholas non dica al padre che sta sbagliando, quando invece lo fa apertamente con Sharon”.
Amori diversi a “Il tempo della nostra vita”
Anche questa settimana parliamo dei teens che animano le vicende di Salem e delle rispettive peripezie sentimentali.
Partiamo dal più famoso, Will Horton, interpretato da Chandler Massey. Dopo aver emozionato rivelando la propria omosessualità, nei giorni scorsi Will ha ceduto alla tentazione di qualcosa di “diverso” andando a letto con l’amica Gabi (Camila Banus).
Più coerente con le proprie scelte sessuali, invece, Sonny Kiriakis (Freddie Smith) che, dopo aver baciato Will, è sempre innamorato di quest’ultimo ma è oggetto delle attenzioni di Brian, impersonato dall’attore Brant Daugherty.
Il record di Deidre Hall
Il 23 agosto l’attrice ha festeggiato la 4.000ª puntata nelle vesti di Marlena, da lei originata il lontano 21 giugno 1976. Per questo ruolo non ha mai vinto nessun Emmy, ma in compenso ben cinque Soap Opera Digest Award (1984, 1985, 1986, 1995 e 2005). Nel corso di questi lunghi trent’anni, Marlena ha vissuto ogni sorta di esperienza: posseduta dal diavolo, serial killer inconsapevole a causa del suo controllo della mente, madre surrogata durante quattro anni di coma, senza dimenticare rapimenti e violenze varie.
Il 23 agosto l’attrice ha festeggiato la 4.000ª puntata nelle vesti di Marlena, da lei originata il lontano 21 giugno 1976. Per questo ruolo non ha mai vinto nessun Emmy, ma in compenso ben cinque Soap Opera Digest Award (1984, 1985, 1986, 1995 e 2005). Nel corso di questi lunghi trent’anni, Marlena ha vissuto ogni sorta di esperienza: posseduta dal diavolo, serial killer inconsapevole a causa del suo controllo della mente, madre surrogata durante quattro anni di coma, senza dimenticare rapimenti e violenze varie.
L’episodio preferito? Il 4688 andato in onda il 13 aprile 1984 che vede il personaggio di Tom Horton (MacDonald Carey) sparare durante il matrimonio di Marlena con Eugene (John de Lancie): “E’ stato ricco di dinamiche interessanti. Tutti credevamo che Roman (Wayne Northrop) fosse morto, mentre invece era vivo nel sotterraneo della chiesa. Sembrava di essere in una sit-com. La cosa divertente è che ad Eugene alla fine non importava poi così tanto sposarmi”.
Lisa Rinna lascia Salem
Dopo appena 150 puntate dal suo ritorno lo scorso 8 marzo, Lisa Rinna è già in procinto di lasciare nuovamente “Il tempo della nostra vita”. L’interprete di Billie Reed, comunque apparsa molto sporadicamente nella soap, ha preso questa decisione poiché impossibilitata di proseguire altri suoi progetti, tra i quali scrivere un nuovo libro di diete e fitness, ideare una linea di lingerie e soprattutto condurre un talk-show!
Dopo appena 150 puntate dal suo ritorno lo scorso 8 marzo, Lisa Rinna è già in procinto di lasciare nuovamente “Il tempo della nostra vita”. L’interprete di Billie Reed, comunque apparsa molto sporadicamente nella soap, ha preso questa decisione poiché impossibilitata di proseguire altri suoi progetti, tra i quali scrivere un nuovo libro di diete e fitness, ideare una linea di lingerie e soprattutto condurre un talk-show!
Iniziamo da Frank Dicopoulos. L’interprete del poliziotto Frank Cooper, dopo la cancellazione dello sceneggiato, ha dovuto reinventarsi una nuova carriera professionale, pur auspicando sempre di tornare un giorno a recitare: “Ho una moglie, due figli (Jaden di 18 e Olivia di 15 anni) e un mutuo come tutti. Così ho contattato Curt Ciumei, il proprietario di ‘New Jersey Discover’, una società di produzione specializzata nella promozione di imprese locali per collaborare insieme. A ‘NJD’ svolgo diverse attività: produttore, regista e conduttore. Ad esempio, presento ‘Artists Against the Odds’, uno show dedicato agli artisti emergenti, e ‘Earth Treasures’, una sorta di reality ambientato in una gioielleria locale. Inoltre curo la realizzazione video di eventi speciali che si svolgono nello Stato. Amo particolarmente il New Jersey, non solo perché è la mia casa da 14 anni, ma perché in mezz’ora di auto puoi scoprire ambienti e persone completamente differenti fra loro”.
L’energia lavorativa dell’attore non si esaurisce qui: “Sono anche portavoce di diverse associazioni di imprenditori, fra cui quella dei viticoltori, e di industrie ed associazioni che hanno a cuore la salvaguardia dell’ambiente”.
L’energia lavorativa dell’attore non si esaurisce qui: “Sono anche portavoce di diverse associazioni di imprenditori, fra cui quella dei viticoltori, e di industrie ed associazioni che hanno a cuore la salvaguardia dell’ambiente”.
Continuiamo con Beth Chamberlin. La seconda interprete di Beth Raines (dal 1989 al 1991 e poi dal 1997 sino al 2009) sta lanciando in questi giorni una collana di DVD in cui spiega alle donne le virtù di allenarsi con il Kettlebell, un attrezzo ginnico a forma di palla conosciuto fin dall’antichità. “Ho iniziato ad usarlo cinque anni fa dietro consiglio di mio marito e in poco tempo ho raggiunto risultati straordinari. Ho aumentato notevolmente la forza delle braccia e quando alcuni miei colleghi mi chiesero come avessi fatto ho capito che avevo scoperto qualcosa di straordinario. Negli ultimi due anni ho ampliato le mie conoscenze frequentando corsi specializzati e adesso tutto il mio sapere si trova in questi DVD, dove insegno esercizi diversi a seconda del livello di preparazione, combinandoli con la danza”.
Congratulazioni a Jordi Vilasuso (Tony Santos dal 2000 al 2003 e successivamente nel 2010/11 Griffin Castillo ne “La Valle dei Pini”). Lo scorso 18 agosto a Islamorada, in Florida, l’attore è convolato a nozze con la fidanzata Kaitlin Riley. Le belle notizie non sono ancora terminate: a dicembre diventeranno genitori di una bambina.
Terminiamo con Marcy Walker. L’interprete di Tangie Hill dal 1993 al 1995 (la si ricorda però principalmente per essere stata Liza Colby ne “La valle dei pini” ed Eden Capwell in “Santa Barbara”), dopo essersi ritirata dalle scene nel 2005, si è trasferita ad Edmond, in Oklahoma, dove svolge attività di volontariato a favore dei giovani presso una parrocchia protestante. L’attrice, che adesso si fa chiamare Marcy Smith avendo preso nel 1999 il cognome del marito, spiega le gioia di questa sua nuova attività nel seguente video:
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