Ridge fuori da “Beautiful”…
Lo ha reso noto lo stesso Ronn Moss in un recente post su Twitter per spiegare le ragioni per cui non si è visto nelle puntate dedicate alla scomparsa della madre Stephanie (Susan Flannery): “Per molte ragioni. Non sono più nello show. Non mi hanno chiesto di tornare”.
… e Brooke si consola con Bill?
Grandi manovre in vista per il personaggio dell’ex sig.ra Forrester. Nei giorni scorsi vede casualmente il cognato Bill (Don Diamont) completamente nudo. Sarà l’incipit soltanto di una forte attrazione fisica o nascerà qualcosa di più?
Notate l’effetto sonoro di sottofondo…
Nella puntata di mercoledì 21 tutta la comunità di Port Charles si è stretta intorno ai Quartermaine per dare l’ultimo saluto al capostipite Edward. Come ricorderete, il suo interprete John Ingle si è spento lo scorso 16 settembre a causa di un tumore.
In una recente intervista a “Soap Opera Digest”, il capo sceneggiatore Ron Carlivati ha spiegato che per questa triste occasione “avremmo potuto far tornare una gran moltitudine di personaggi, ma produttivamente era impossibile. E non era mia poi mia intenzione oscurare le emozioni del nostro cast attuale. Per questo alla fine ho deciso che gli unici a tornare fossero Robin Christopher (Skye) e Wally Kurth (Ned), la loro presenza era quella che avrebbe avuto più senso”.
Sull’impatto che la scomparsa di Edward avrà sulla figlia Tracy (Jane Elliot): “Per lei sarà un momento terribile. La loro relazione era burrascosa, ma tutti sappiamo di come si volessero bene. Penso che per lei sarà difficile accettarla”.
E sulla nuora Monica (Leslie Charleson): “Edward per lei era come un padre. Hanno vissuto insieme per così tanti anni. E credo che questo lutto possa finalmente far conciliare le diverse posizioni che hanno sempre contrapposto la dottoressa alla cognata Tracy”.
Ed ecco la puntata con l’addio al patriarca dei Quartermaine con un finale molto commovente:
Buchanan, Hughes e Rogers tra ricordi e novità
In una tripla intervista, Michael Fairman ha incontrato Finola Hughes (Anna Devane), Tristan Rogers (Robert Scorpio) e Ian Buchanan (Duke Lavery) e insieme hanno parlato dei recenti sviluppi accaduti nel teleromanzo. Iniziamo proprio da Buchanan che confessa di non aver condiviso molto la decisione degli sceneggiatori di fargli commettere subito un omicidio, anche se in realtà compiuto da Faison: “Non volevo uccidere Jason (Steve Burton). Già nel 1986, appena arrivato, Duke uccise tre persone e i corpi non furono mai ritrovati. Poi giunse lo sciopero degli sceneggiatori che decisero che dovesse confessare tutto, ma nel frattempo tutti si erano già scordati di quella storia. A Duke fanno sempre uccidere chi deve lasciare lo show!”.
L’interprete dell’agente Scorpio, ricordando che l’ultima volta in cui ha girato tante scene in compagnia di Finola fu in occasione del matrimonio di Robin, afferma che “adesso tutto sarà migliore, anche se i tempi di lavorazione si sono ulteriormente accelerati. La velocità è sempre stata una costante nel daytime, ma ora non si ha il tempo di controllare cosa si è appena fatto perché si è già nel mezzo della scena successiva”. Opinione che condivide anche la Hughes che“preferisce non guardarsi mai indietro, ma andare sempre avanti”.
Sulla relazione amorosa che ha legato per anni Anna e Robert, per entrambi il momento più alto si è avuto durante la seconda stagione dello spin-off della soap “GH: Night Shift” (2008). La Hughes, in particolare, ricorda alcune frasi che recitò: “Anna disse a Robert che il giorno in cui avrebbe smesso i panni dell’agente segreto, avrebbe voluto soltanto camminare accanto a lui lungo una spiaggia. Ma soprattutto che anche se anche non avessero potuto stare insieme, il pensiero che Robert fosse in qualsiasi parte del mondo non l’avrebbe rattristata perché ne percepiva sempre la presenza dietro di lei”.
Sulla relazione intrapresa da Anna con Duke, Rogers dichiara che “Robert non è mai stato geloso di Duke, ma si preoccupava del fatto che un criminale crescesse sua figlia”. Per la Hughes il rapporto tra i due uomini ricorda molto quello esistente tra Al Pacino e Robert De Niro in un film: “Uno è un criminale, l’altro è un poliziotto, ma si rispettano pur appartenendo a mondi completamente differenti. Per quanto riguarda invece Anna, quando Robert scoprì che era un agente segreto doppiogiochista credo che rimase disgustato perché la vedeva con lui, in sella ad un cavallo bianco, a combattere la delinquenza”.
Sul fatto che in questi episodi Robert mostri un lato oscuro di sé: “La verità”, dichiara Rogers, “è che queste scene erano state scritte per Luke, ma essendo Tony Geary impossibilitato a girarle hanno cancellato la parola ‘Luke’ dal copione e scritto sopra ‘Robert’. E così quando Luke lo chiama per avvertirlo di tutto ciò che sta accadendo a Port Charles, si precipita da Anna perché sa il potere che Duke esercita su di lei”.
A proposito delle scene presso la camera mortuaria in cui Robert piange sul presunto corpo di Robin (Kimberly McCullough), Rogers confessa: “In realtà non è stato difficile girarle. Ho attinto a tante mie esperienze personali e poi tutto è venuto e basta”. Per la Hughes in quelle scene “Tristan è stato meraviglioso. Mi ha commosso profondamente. Robin è stata sempre una figlia per noi, anche nella realtà”. A proposito di Kimberly McCullough, l’attrice ricorda che“quando ci sono bambini sul set è necessario comportarsi responsabilmente perché si stanno introducendo in un ambiente di adulti, che potrebbe rivelarsi malsano per loro. Devi far comprendere ai genitori che possono fidarsi di te e Susan McCullough, la mamma di Robin, credeva in noi. Rammento il giorno della sua audizione, fu tutto all’insegna dell’improvvisazione. Cercavamo un bambino che sapesse recitare, ma nel modo più naturale possibile”. Rogers conclude affermando che “abbiamo creato qualcosa di bello, eravamo una famiglia. Ci sedavamo, provavamo le nostre scene con Kimberly e usciva sempre qualcosa di divertente. E tutto questo il pubblico lo ha percepito”.
Il ritorno di Kassie DePaiva
In una recente intervista, l’ex-interprete di Blair Cramer ne “Una vita da vivere” ha parlato del ritorno del suo personaggio a Port Charles: “La prima volta che ho interpretato Blair in “General Hospital” è stato difficile. Sinceramente non volevo più tornarci. Ero l’unica dei miei ex colleghi dirottati sulla soap a non aver firmato un contratto di lunga durata. Non volevo sminuire tutto quello che avevo costruito in vent’anni e deludere i fan di Blair con delle piccole partecipazioni, ma poi il produttore Frank Valentini mi ha convinto. Credo che non mi si voglia farmi restare più a lungo perché è già presente un personaggio simile al mio, Carly”.
“Llanview e Port Charles sono completamente differenti. In ‘Una vita da vivere’ potevi ammirare dipinti di santi in Angel Square, in ‘General Hospital’ devi fare attenzione alle spalle perché ti sparano! Anche se adesso gli sceneggiatori di ‘General Hospital’ sono gli stessi di ‘Una vita da vivere’, non possono scrivere i nostri personaggi in egual modo. Chi segue le avventure di Port Charles è un pubblico diverso e vuole seguire altre storie”.
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