Lo stato delle soap: parlano Braeden, Geary e Benard
Cosa pensano dell’attuale situazione delle soap opera i tre più importanti rappresentanti maschili del mondo del daytime?
Partiamo da Eric Braeden, dal 1980 il magnate Victor Newman in “Febbre d’amore”. L’attore non si sente un privilegiato per essere uno dei sopravvissuti del genere e afferma che “They’re replacing the soaps with crap. It’s what happens when huge corporations take over” (“Stanno rimpiazzando le soap con m…a. E questo succede da quando le grandi corporation hanno preso il controllo dei network”).
Rincara poi la dose sostenendo che “non si può dire che il pubblico abbia improvvisamente perso interesse per questa forma d’intrattenimento. La narrazione di tipo seriale risale alla radio e ai romanzi di Dickens, che era essenzialmente un autore di soap opera. Il desiderio di seguirla non è scomparso nei suoi gusti, ma solo nella mente di alcuni dirigenti televisivi”. E a proposito delle difficoltà seguite nel rinnovo del suo contratto che scadrà il prossimo autunno, Braeden dichiara che “se le negoziazioni si svolgeranno in un clima ostile come nel 2009, non ha alcun interesse a continuare”.
Proseguiamo adesso con Anthony Geary, dal 1978 re indiscusso di “General Hospital”. Per l’interprete di Luke Spencer, riferendosi al recente rinnovo della produzione del teleromanzo da parte dell’ABC, “for the last year or two we’ve been living on death row… We’re all breathing a sigh of relief, although we don’t really know what this all means”(“negli ultimi due anni abbiamo vissuto come se fossimo nel braccio della morte… Abbiamo tutti tirato un sospiro di sollievo, anche se non sappiamo realmente cosa succederà”). Infatti, s’ipotizza che la riconferma non sia per un anno come tutti auspicherebbero, ma solo per sei mesi o persino meno.
Per quanto riguarda i cambiamenti avvenuti a livello produttivo, Geary dichiara che “Frank Valentini è una forza della natura che sta portando una grande energia positiva sul set. Ama davvero ‘General Hospital’, ci sta facendo tutti lavorare di più ed è quello che la maggior parte di noi desiderava. Alcuni però non sono d’accordo e credo che dovrebbero andarsene”. E sull’arrivo di attori provenienti da “Una vita da vivere”, afferma che “nessuno a Port Charles si sente minacciato. Anzi, ci aiutano a fare un programma migliore”.A tale proposito Maurice Benard, dal 1993 il capo mafia Sonny Corinthos, “bringing in all this new blood is the smart thing to do. Let’s hope there’s more coming… Our goal now is to boost our ratings and be the No. 1 soap. Then theycan’t cancel us!“” (“portare questa nuova linfa è la cosa più intelligente che si possa fare. Speriamo di continuare… Il nostro obiettivo è incrementare gli ascolti e divenire il teleromanzo numero 1. Non ci devono cancellare!”).
Cosa pensano dell’attuale situazione delle soap opera i tre più importanti rappresentanti maschili del mondo del daytime?
Partiamo da Eric Braeden, dal 1980 il magnate Victor Newman in “Febbre d’amore”. L’attore non si sente un privilegiato per essere uno dei sopravvissuti del genere e afferma che “They’re replacing the soaps with crap. It’s what happens when huge corporations take over” (“Stanno rimpiazzando le soap con m…a. E questo succede da quando le grandi corporation hanno preso il controllo dei network”).
Rincara poi la dose sostenendo che “non si può dire che il pubblico abbia improvvisamente perso interesse per questa forma d’intrattenimento. La narrazione di tipo seriale risale alla radio e ai romanzi di Dickens, che era essenzialmente un autore di soap opera. Il desiderio di seguirla non è scomparso nei suoi gusti, ma solo nella mente di alcuni dirigenti televisivi”. E a proposito delle difficoltà seguite nel rinnovo del suo contratto che scadrà il prossimo autunno, Braeden dichiara che “se le negoziazioni si svolgeranno in un clima ostile come nel 2009, non ha alcun interesse a continuare”.
Proseguiamo adesso con Anthony Geary, dal 1978 re indiscusso di “General Hospital”. Per l’interprete di Luke Spencer, riferendosi al recente rinnovo della produzione del teleromanzo da parte dell’ABC, “for the last year or two we’ve been living on death row… We’re all breathing a sigh of relief, although we don’t really know what this all means”(“negli ultimi due anni abbiamo vissuto come se fossimo nel braccio della morte… Abbiamo tutti tirato un sospiro di sollievo, anche se non sappiamo realmente cosa succederà”). Infatti, s’ipotizza che la riconferma non sia per un anno come tutti auspicherebbero, ma solo per sei mesi o persino meno.
Per quanto riguarda i cambiamenti avvenuti a livello produttivo, Geary dichiara che “Frank Valentini è una forza della natura che sta portando una grande energia positiva sul set. Ama davvero ‘General Hospital’, ci sta facendo tutti lavorare di più ed è quello che la maggior parte di noi desiderava. Alcuni però non sono d’accordo e credo che dovrebbero andarsene”. E sull’arrivo di attori provenienti da “Una vita da vivere”, afferma che “nessuno a Port Charles si sente minacciato. Anzi, ci aiutano a fare un programma migliore”.A tale proposito Maurice Benard, dal 1993 il capo mafia Sonny Corinthos, “bringing in all this new blood is the smart thing to do. Let’s hope there’s more coming… Our goal now is to boost our ratings and be the No. 1 soap. Then theycan’t cancel us!“” (“portare questa nuova linfa è la cosa più intelligente che si possa fare. Speriamo di continuare… Il nostro obiettivo è incrementare gli ascolti e divenire il teleromanzo numero 1. Non ci devono cancellare!”).
Sean Kanan torna a “Beautiful”
Dopo una lunga parentesi a “Febbre d’amore”, l’attore tornerà sul set del teleromanzo a partire dal prossimo 24 maggio. Deacon Sharpe, il suo personaggio, sarà chiamato a Los Angeles da Bill Spencer affinché contribuisca a far naufragare l’unione tra Hope e Liam.
Dopo una lunga parentesi a “Febbre d’amore”, l’attore tornerà sul set del teleromanzo a partire dal prossimo 24 maggio. Deacon Sharpe, il suo personaggio, sarà chiamato a Los Angeles da Bill Spencer affinché contribuisca a far naufragare l’unione tra Hope e Liam.
Addio a Linda Cook, star di “Quando si ama”…
Lo scorso 12 aprile è venuta a mancare a 55 anni Linda Cook, la talentuosa interprete di Egypt Jones Masters in “Quando si ama” dal 1988 al 1991 e 1993-1994. L’attrice, che da tempo si occupava di compravendite immobiliari, vantava nel suo curriculum partecipazioni anche in “Una vita da vivere” (Ellen Cochran Foley), “Sentieri” (Brenda Jensen), “Così gira il mondo” (Ann Reynolds), “I Ryan” (Maureen), “La valle dei pini” (Lucy Voight) e “Ai confini della notte” (Laurie Ann Karr).
Lo scorso 12 aprile è venuta a mancare a 55 anni Linda Cook, la talentuosa interprete di Egypt Jones Masters in “Quando si ama” dal 1988 al 1991 e 1993-1994. L’attrice, che da tempo si occupava di compravendite immobiliari, vantava nel suo curriculum partecipazioni anche in “Una vita da vivere” (Ellen Cochran Foley), “Sentieri” (Brenda Jensen), “Così gira il mondo” (Ann Reynolds), “I Ryan” (Maureen), “La valle dei pini” (Lucy Voight) e “Ai confini della notte” (Laurie Ann Karr).
…e a Jonathan Frid, il vampiro Barnaba di “Dark Shadows”
A pochi giorni del debutto mondiale della versione cinematografica con Johnny Depp proprio nelle vesti di Barnaba, ci ha lasciato a 87 anni il protagonista della soap gotica dell’ABC andata in onda dal 27 giugno 1966 al 2 aprile 1971. Da tempo ritiratosi dalle scene, prima di “Dark Shadows” Frid aveva interpretato il Dr. Field in “Così gira il mondo”.
Sulla scomparsa dell’attore, Depp ha dichiarato che “la presenza di Jonathan Frid era il motivo principale per cui, da bambino, correvo a casa da scuola per vedere Dark Shadows. La sua eleganza e grazia sono state una grande fonte d’ispirazione. Quando ho avuto l’onore d’incontrarlo, mi ha generosamente passato il testimone di Barnaba”.
A pochi giorni del debutto mondiale della versione cinematografica con Johnny Depp proprio nelle vesti di Barnaba, ci ha lasciato a 87 anni il protagonista della soap gotica dell’ABC andata in onda dal 27 giugno 1966 al 2 aprile 1971. Da tempo ritiratosi dalle scene, prima di “Dark Shadows” Frid aveva interpretato il Dr. Field in “Così gira il mondo”.
Sulla scomparsa dell’attore, Depp ha dichiarato che “la presenza di Jonathan Frid era il motivo principale per cui, da bambino, correvo a casa da scuola per vedere Dark Shadows. La sua eleganza e grazia sono state una grande fonte d’ispirazione. Quando ho avuto l’onore d’incontrarlo, mi ha generosamente passato il testimone di Barnaba”.
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