lunedì 18 novembre 2013

Il futuro di General Hospital; l’ennesima cancellazione de La Valle dei Pini; Days of Our Lives, parlano Greg Meng e Freddie Smith; chi va e chi viene da Genoa City; addio a SoapNet

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Il futuro di “General Hospital”



Intervistato da “TV Guide”, il capo sceneggiatore Ron Carlivati ha fatto il punto sulla situazione narrativa della nota soap opera.

Sulla scioccante rivelazione che Franco (Roger Howarth) è in realtà il figlio segreto di Heather Webber e Scotty Baldwin: “Con questo fatto abbiamo risolto un problema importantissimo. Fino ad ora si era detto che i suoi genitori fossero Alan Quartermaine e Susan Moore e Jason Morgan il fratello gemello, ma sono tutti morti! Alla fine non risultava aver nessun tipo di legame con gli abitanti di Port Charles. E poi tra Franco e Heather c’è sempre stato un rapporto molto stretto. Abbiamo trovato un momento della storia in cui sarebbe stato possibile il concepimento e il gioco è stato fatto. Adesso che Scotty diventerà il nuovo procuratore distrettuale, per lui sarà molto difficile dover perseguire legalmente il figlio, noto serial killer. Con questa mossa abbiamo inoltre dimostrato che non è in fondo uno psicopatico, gli abbiamo attribuito una nuova direzione”.

Sul fatto che non siano più divulgate anticipazioni: “Su questo aspetto è stata fondamentale la collaborazione dell’ABC. Certamente un po’ di pubblicità in più ci farebbe comodo, ma come fan preferisco non sapere nulla e rimanere a bocca aperta alla fine dell’episodio”.

A proposito che molti attori siano sottoutilizzati: “Ho cercato di instaurare un nuovo metodo di scrittura, ovvero di impiegare gli attori soltanto quando i loro personaggi sono realmente necessari per la scena. Altrimenti si rischia di annoiare il pubblico se la loro presenza è del tutto inutile. Inoltre, questo metodo ci consente di lavorare meglio con il budget limitato che ci è stato assegnato. Si realizza uno show migliore se si ha la libertà di far riposare un personaggio. Adesso abbiamo un gruppo di attori che non sono sotto contratto e che possono entrare ed uscire secondo esigenze precise. So che molti fan sono delusi dal fatto che Genie Francis stia facendo poco, ma dico a loro di pazientare perché arriveranno presto grandi storie che la coinvolgeranno. Fin dal primo momento in cui sono arrivato a scrivere ‘General Hospital’ volevo assolutamente che ritornasse nel cast, ma è stata una sua decisione avere un contratto a breve termine. Il fatto che Laura sia tornata a Parigi e che sia saltato il suo matrimonio con Scotty è perché sapevamo che durante l’estate non era disponibile”.

In merito che anche Sean Kanan sia attualmente poco presente, nonostante sia il sospetto numero uno dell’omicidio di Connie: “Quando abbiamo iniziato quella grande storia d’omicidio, non sapevamo che Kimberly McCullough sarebbe tornata e la riapparizione di Robin coinvolgerà praticamente tutti. Non potevamo fare diversamente. E poi Sean negli ultimi tempi aveva lavorato più del previsto, quindi se attualmente è fermo non perde soldi perché è al di sopra della garanzia riconosciutagli dal contratto”.

Tristan Rogers

L’entusiasmo di Carlivati che emerge dall’intervista è stato però poi spento velocemente dalla notizia che dal 2014 Tristan Rogers (Robert Scorpio) ritornerà a riprendere il suo ruolo di Colin Atkinson in “Febbre d’amore”. Il capo sceneggiatore, come riportato nel tweet seguente, ha ammesso di non saperne nulla e che stava addirittura scrivendo una storia importante che avrebbe coinvolto Robert durante gli Sweeps di febbraio:




John Stamos

Sempre via Twitter, nei giorni scorsi Carlivati ha avuto un battibecco con John Stamos. Rispondendo a una domanda di un fan che gli chiedeva se sarebbe ritornato a “General Hospital”, l’ex interprete di Blackie Parrish ha scritto che “non succederà mai”. In occasione degli episodi speciali della soap opera legati al suo 50° anniversario, “mi volevano perché accompagnassi con la batteria Rick Springfield mentre cantava la sua ‘Jessie’s Girl’, ma per quanto ho fatto in passato a Port Charles meritavo più importanza”.

Il capo sceneggiatore ha risposto che la sua era una versione parziale di quanto realmente accaduto e, di fronte alle insistenze dell’attore, gli ha consigliato di “lasciar perdere”.


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L’ennesima cancellazione de “La Valle dei Pini”

Come avevamo anticipato attraverso una dichiarazione di Thorsten Kaye, l’interprete di Zach Slater e dal 12 dicembre negli USA nuovo Ridge Forrester di “Beautiful”, anche “La Valle dei Pini” non avrà una seconda serie come già stabilito per “Una Vita da Vivere”. Dopo la notizia lanciata dai propri profili internet da Debbi Morgan (Angie Hubbard) e Cady McClain (Dixie Martin), è arrivata la conferma anche da parte di Jill Larson (Opal), che tramite Facebook ha scritto: “Ho ricevuto una telefonata ufficiale da parte di Prospect Park che mi ha informato che la produzione non proseguirà. Sono molto delusa, ma sinceramente me l’aspettavo. Come già accaduto in passato, la società ha preferito mantenere il silenzio, ma credo che il motivo sia perché il suo presidente Jeff Kwatinetz non è riuscito a raccogliere i finanziamenti necessari. Voglio però esprimere la mia gratitudine per averci dato la possibilità di realizzare qualcosa di nuovo e di meraviglioso. Quando forse gli spettatori saranno più abituati a seguire programmi televisivi sul computer, anche gli sponsor saranno più propensi a investire in questa nuova forma d’intrattenimento”.

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Indirettamente, però, Prospect Park ha fatto sentire la sua voce. Infatti, presso il Tribunale di Los Angeles ha integrato ulteriormente la richiesta di danni che aveva avanzato nei confronti dell’ABC lo scorso aprile. Nei nuovi atti depositati chiede che le siano riconosciuti un risarcimento pari a 95 milioni di dollari (la società ha rivelato di aver subito perdite per un ammontare di 30 milioni) e l’annullamento del pagamento dei diritti dei due teleromanzi fino a quando non saranno rimossi tutti gli ostacoli che ne hanno bloccato la produzione. Ricordiamo che Prospect Park ha accusato il network di aver sabotato il rilancio di “Una Vita da Vivere” attraverso la volontà di creare una “mega-soap” fra di essa e “General Hospital”. In particolare i motivi del contendere sono:
  1. l’alterazione significativa delle storie e dei personaggi prestati, anche attraverso la loro morte, senza né consultare né ottenere l’approvazione preventiva di Prospect Park;
  2. l’aver fatto firmare agli interpreti di Starr Manning, Todd Manning e John McBain dei contratti in esclusiva e pluriennali, pur sapendo che fossero ritenuti fondamentali per il reboot del teleromanzo;
  3. la creazione in “General Hospital” di personaggi copia per poter essere interpretati dagli stessi attori di “Una Vita da Vivere” in modo da rendergli indisponibili;
  4. il rifiuto di consegnare le URL dei siti web ufficiali dei due sceneggiati, nonostante fosse una clausola prevista nel contratto di cessione dei diritti;
  5. l’aver fatto pressione sul provider HULU affinché non riconoscesse alle nuove versioni de “La Valle dei Pini” e “Una Vita da Vivere” gli stessi benefici concessi alle altre serie, spesso di minor importanza, veicolate tramite esso;
  6. la mancata promozione sui suoi schermi dell’iniziativa, non invitando gli attori coinvolti in show quali “Good Morning America” e “The View”.

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La verità di Erika Slezak

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Attraverso il suo sito internet, l’ormai ex Viki Lord Buchanan ha espresso la sua contrarietà su quanto riportato nel libro “Llanview in the Afternoon: An Oral History of One Life to Live” in cui viene accusata da Ellen Holly di averla fatta licenziare dalla soap.

Secondo quanto dichiarato dall’ex interprete di Clara “Carla” Hall, durante un party celebrativo organizzato nel 1983 la Slezak avrebbe confidato alla creatrice Agnes Nixon di “portare lontano dalla sua vista quelle due cagne nere” (riferendosi alla Holly e all’altra co-star Lillian Hayman), in quanto non voleva che il teleromanzo fosse ricordato per aver due attrici di colore come uniche rappresentati del cast originario. Ecco, in sintesi, la rettifica di Erika Slezak, che ha chiesto all’autore Jeff Gilles di riportare nelle future riedizioni del libro: “Non è assolutamente vero. In tutta la mia vita non ho mai né usato un linguaggio del genere, né avrei mai detto qualcosa di negativo su due signore che ho molto ammirato e rispettato. Non comprendo perché Ellen m'incolpi per il suo licenziamento da ‘Una Vita da Vivere’. E’ una sua pura invenzione. Lo show era di proprietà dell’ABC, che lo ha sempre gestito come voleva. Ellen Holly era un’attrice meravigliosa, una bella donna e il suo personaggio fondamentale. Avevamo solo da perdere dalla sua uscita. Agnes Nixon era riuscita a mettere insieme un cast multirazziale innovativo, e perdendo due importanti attori neri l’ABC derubava lo spettacolo della sua diversità. Mi dispiace molto che creda che sia stata la causa del suo licenziamento. Sono sconvolta dall’essere additata come una razzista”.

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Parlano Greg Meng

Greg Meng

In una recente intervista, il co-produttore de “Il tempo della nostra vita” ha parlato della repentina sostituzione di Chandler Massey con Guy Wilson, che tanto ha sconvolto il mondo del daytime: “E’ avvenuto tutto in modo semplice, come in una famiglia. Chandler aveva manifestato la volontà di fare altro e noi di andare avanti con la storia. Ha saputo creare un personaggio incredibile, ma fortunatamente siamo riusciti ad individuare un attore di altrettanto talento, ancor più sensibile che riteniamo perfetto per tutto quello che accadrà in futuro”.

… e Freddie Smith

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Anche l’interprete di Sonny Kiriakis, il fidanzato di Will, ha parlato dell’uscita di scena di Massey: “L’aspetto importante è che la vicenda possa proseguire perché è meravigliosa. Dal pubblico ho ricevuto tanti feedback positivi, è incredibile come un programma televisivo possa cambiare la vita delle persone. Hanno avuto il coraggio di uscire allo scoperto e di parlare con i propri genitori. Mi manca ovviamente Chandler, abbiamo iniziato questo percorso insieme, ma devo ammettere che Guy è fantastico”.

“Per mantenere lo stesso livello di complicità che c’era tra me e Chandler, con Guy ho trascorso una settimana intera. Abbiamo pranzato e siamo usciti insieme, abbiamo cercato di conoscerci il più possibile. Adesso siamo buoni amici. Sta portando un nuovo tocco a Will facendolo proprio, e credo che sia quello che un attore dovrebbe fare. Per me è interessante, anche se molto impegnativo, perché si tratta di una bella sfida”.

Peggy McCay

Intanto, a proposito sempre di Sonny (Freddie Smith) e Will (Guy Wilson) durante un incontro con dei fan Peggy McCay (dal 1983 Caroline Brady) ha rivelato che i due presto convoleranno a nozze. Il video dell’esplosiva anticipazione è stato prontamente rimosso da YouTube da parte della Sony.

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Chi va e viene da Genoa City

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Nelle settimane scorse la produzione di “Febbre d’amore” ha lanciato dei casting call volti alla ricerca di nuovi personaggi quali “Josh Williams” e “Andrew Abbott”. In realtà, secondo alcune indiscrezioni, sarebbero dei diversivi per trovare invece un sostituto di Billy Miller, in procinto di abbandonare il suo ruolo di Billy Abbott.

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Rimarranno invece Amelia Heinle (Victoria Newman, moglie di Billy) e Sean Carrigan (Stitch), che proprio nei giorni scorsi hanno rinnovato i rispettivi contratti. In particolare, per Sean si è sancito il passaggio del suo status da recurring a regolare:





Addio a SoapNet

Soapnet

La notizia adesso è certa. Alla mezzanotte del 31 dicembre 2013 la cable di proprietà dell’ABC cesserà definitivamente i programmi per dare spazio a quelli dedicati ai più giovani di Disney Junior.

Lanciata il 20 gennaio 2000 e centrata sulle repliche dei teleromanzi trasmessi dal network, ne era stata annunciata la chiusura nella primavera del 2012, ma per via delle rimostranze di alcuni operatori via cavo che l’ospitavano nei rispettivi bouquet aveva continuato a vivere, seppur non più visibile in tutti gli Stati Uniti.


Link all'articolo originale:
http://antoniogenna.com/2013/11/18/tv-soap-164-soap-usa-il-futuro-di-general-hospital-lennesima-cancellazione-de-la-valle-dei-pini-days-of-our-lives-parlano-greg-meng-e-freddie-smith-chi-va-e-chi-viene-da-genoa-city/

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