lunedì 13 aprile 2015

Beautiful: torna Jacqueline MacInnes Wood; interviste a Rena Sofer e Linsey Godfrey – General Hospital: parlano Anthony Geary, Dee Wallace e Finola Hughes


Jacqueline MacInnes Wood torna a “Beautiful”

Nelle vicende l’affascinante interprete di Steffy la si vede, naturalmente negli Stati Uniti, già da alcune settimane, ma la nuova notizia è che ha firmato un contratto per cui è tornata non più come recurring, ma come protagonista!
In una recente intervista, l’attrice ha dichiarato che per Steffy “l’industria della moda è la sua vita. Deve tornare e, questa volta occuparsi di tutto e di tutti. Soprattutto di Ivy. Il suo obiettivo è di colpire quella donna! Il mio personaggio è cresciuto con l’obiettivo di prendersi sempre quello che voleva … soldi, fama, tutto. E’ come alcune di quelle famose ragazze, sapete a chi mi riferisco, ma non abbiamo bisogno di nominarle, che in qualche modo finiscono sempre sui giornali ogni giorno”.
“Penso che Steffy farà la cosa giusta. Sa bene che da quando la Forrester Creations è nelle mani di Rick, tutto si sta sgretolando. Inoltre, ciò è causa di grandi tensioni in famiglia, dove tutti si attaccano a vicenda. Ovviamente, ha cercato di iniziare un nuovo capitolo con Liam e ha veramente pensato che avesse la possibilità di riallacciare una relazione con lui, visto che, adesso, Hope è fuori dai giochi. Non conosce molto bene Ivy anche se sono cugine. Nella mente di Steffy, Ivy è solo una nuova donna in città e ritiene che fra lei e Liam non hanno futuro. Sono stati insieme per quanto, un minuto? Ma Steffy non ha vinto l’ultima volta. Nemmeno sfilare in giro in bikini l’ha aiutata. Cosa deve fare una ragazza per fare sesso?”.
 “La vita di Steffy è stata costellata da molti fatti sfortunati: la morte della sorella, l’incidente in moto, un aborto spontaneo, cosa che Liam non le ha mai perdonato. E’ stato ferita mille volte, per non parlare di quando da giovane è stata rapita, oppure di vedere il padre lasciare la madre più e più volte. Tengo a questo personaggio come se fosse il mio migliore amico. La vorrei schiaffeggiare, in un certo senso, ogni volta che la vedo prendere la direzione sbagliata, il che accade spesso. Quindi, sì, lei è un pasticcio! Steffy proverà sempre un importante sentimento per Liam, ma ora sta tornando a combattere su una scala molto più grande. E sarà una battaglia sanguinosa!”.

“La mia Quinn

In una recente intervista, Rena Sofer ha parlato brevemente del suo personaggio, dichiarando che “l’ultima cosa che voglio vedere è che uccida veramente qualcuno. In ogni caso non sono interessata che Quinn diventi ‘buona’ o ‘bella’ in qualsiasi modo o forma, ma credo che lei realmente si sforzi di essere migliore. Nonostante questi tentativi, continua a fare degli errori. Vorrei che le venisse riconosciuto il beneficio del dubbio”.

La confessione di Linsey Godfrey
Intervistata dalla rete televisiva “E! Entertainment”, l’interprete di Caroline Spencer ha parlato dell’incidente stradale in cui il 2 febbraio, a suo malgrado, è rimasta coinvolta. Nel video che vi proponiamo, l’attrice, in cui dà una grande prova di maturità e spirito nell’affrontare le difficoltà della vita, ha dichiarato che Thorsten Kaye (Ridge) mi imboccato al mio primo pasto. Don Diamont (Bill) ha chiamato mia mamma dicendole che sarebbe venuto a trovarmi, presto, che mi avrebbe svegliato la mattina soltanto per farle capire che mi stava vicino”. Inoltre, “adesso riesco a reggermi su un piede solo e riesco a camminare grazie ad un deambulatore. Spero di smettere presto ad indossare i miei moon boot”.
















Parlano Anthony Geary
Nell’episodio del 1° aprile, che ha segnato anche il 52° anniversario di “General Hospital”, gli spettatori americani hanno assistito ad incredibili rivelazioni: “Fluke” non è mai esistito, o meglio si trattava di una doppia personalità sviluppata da Luke, ma soprattutto che quest’ultimo da adolescente ha ucciso i suoi genitori!
A proposito di questa svolta, l’interprete di Luke ha dichiarato che “adesso possiamo considerarlo come un vero serial killer e io ne sono felice! La maggior parte delle volte in cui Luke ha ucciso qualcuno nel corso degli anni lo ha fatto perché sentiva che se lo meritavano, anche se nessuno deve aver la presunzione di decidere della vita altrui. Luke è diventato un alcolista e un violento esattamente come lo era suo padre. Certamente, adesso si comprende perché fosse ubriaco quando violentò Laura. Se ripensiamo a tutta la sua vita, questa ora ha un senso totale, non è più tinta di grigio, ma di bianco e nero. E’ diventato una sorte di predone ed angelo nero. Ha sempre cercato di proteggere le donne, ma cosa succede quando il protettore diventa l’aggressore? Sono onorato che abbiano scelto questo modo per festeggiare l’anniversario di ‘General Hospital’, riportandoci alle origini dello spettacolo”. Infatti, in un lungo flashback si ritorna agli anni sessanta, con Jason Thompson (Patrick Drake), Rebecca Herbst (Elizabeth Webber) e Ryan Carnes (Dr. Lucas Jones) trasformati per l’occasione rispettivamente in Steve Hardy, nell’infermiera Jessie Brewer (in origine interpretata da Emily McLaughlin) e in Phil, il tirocinante rubacuori creato da Roy Thinnes. I tre sono stati testimoni del ricovero in ospedale di Lena Eckert Spencer, la madre di Luke, interpretata da una magnifica Laura Wright (Carly)!
In merito al fatto di aver interpretato Tim Spencer, il padre di Luke: “E’ stata un’esperienza schizofrenica. La parte più difficile, stranamente, era interpretare Luke, perché doveva essere un osservatore passivo della verità. E’ stato molto divertente recitare il ruolo del padre di cui Luke ha parlato in modo dispregiativo per 37 anni. Luke e Bobbie hanno sempre detto che la madre fosse morta in uno scoppio, e che il padre sparì e che morì da qualche parte a causa del bere. Ha senso totale che Luke avrebbe cercato di ucciderlo. Ma la madre? Era un angelo e, anche se la sua morte è stata un incidente, Luke non poteva vivere con questo rimorso sulla coscienza e così ha dovuto costruire una bugia così elaborata. Penso che sia abbastanza wagneriano. E dannatamente greco”.
Sul fatto che si ipotizzasse che Fluke fosse in realtà Bill Eckert, ucciso nel 1993 e sempre interpretato da Geary:“All’inizio di questa storia il produttore Frank Valentini e il capo sceneggiatore Ron Carlivati ipotizzavano che Fluke potesse essere proprio Bill, il cugino di Luke. Ma quando i fan hanno iniziato a sospettare questa svolta, Ron, che è sempre molto attento a ciò che scrivono in rete, ha deciso che non fosse più possibile proseguire su questa strada. Allora, ha pensato che Fluke potesse essere in realtà Faison o Jerry Jacks, ma credo che tutte queste maschere alla fine sarebbero risultate ridicole”.
“Sono stato fuori dallo show per diversi mesi a causa del mio intervento chirurgico alla schiena, e quando sono tornato ho pensato che proseguissimo con l’ipotesi che Bill fosse Fluke, con la scoperta che la sua tomba fosse vuota. Invece, avevano deciso di fare diversamente. Così, quando Frank mi ha chiamato nel suo ufficio, mi ha rivelato che in realtà Fluke era sempre stato Luke e io ho applaudito! Non solo ho amato l’idea, ma dava anche coerenza al fatto che personaggi come Tracy non fossero stupidi. Non sarebbe mai andata a letto con qualcuno che non fosse stato Luke!”.
“La sfida adesso è fare in modo che la storia di Luke rimanga sempre credibile. Questo è il problema eterno con le storie che non finiscono mai. Abbiamo perdonato Luke per aver ucciso involontariamente il nipote perché si sentiva così male per questo tragico gesto. Non sarei in grado di continuare ad interpretarlo senza le sue cicatrici. Luke dovrà vivere con il rimorso di aver ucciso la madre per un bel po’. Lei era un angelo, la ragione per cui s’innamorò di Laura. In lei vide la dolcezza della madre. Nel frattempo, Luke partirà per una sorta di sanatorio per qualche tipo di trattamento. Possiamo solo sperare che Heather Webber non sia la capo-infermiera!”.
… e Dee Wallace
I fan di “General Hospital” si sono domandati per giorni quali sarebbero stati il ruolo e l’importanza del suo personaggio, la sorella maggiore di Luke Spencer (Anthony Geary). Patricia non si era mai vusta prima ed era stata nominata solo di sfuggita un ventennio fa, fino a quando la soap ha cominciato a svelare il retroscena dell’infanzia tormentata del clan degli Spencer. Luke, insieme alla sorella minore Bobbie (Jacklyn Zeman), le fa visita in ospedale dove sta morendo a causa della sclerosi multipla, ma ad un certo punto se ne va via, per dirigersi verso la vecchia casa di famiglia per ricordarsi di un terribile segreto: l’uomo ha ucciso il padre con una mazza da baseball e accidentalmente anche la madre, e la sorella Patricia lo ha aiutato a coprire il tutto!
A proposito di questo ruolo: “Non sapevo che stessero cercando proprio Patricia, ma il favoloso direttore del casting, Mark Teschner, conosceva il mio lavoro, e ha pensato che potessi andare bene per la famiglia Spencer. Così mi hanno chiamata e volevano sapere se fossi interessata. Patricia l’ho sentita subito mia: so quanto l’amore per la famiglia possa far rinunciare a se stessi per far qualcosa per lei. Io cerco parti come questa”.
“Mi hanno spiegato che fosse una parte fondamentale e che sarei stata la sorella del leggendario Luke. Prima di accettare una parte, me la faccio spiegare per bene perché le voglio rendere giustizia. La prima domanda che ho posto è se fosse un personaggio capace di emozionare. Mi hanno detto che era malata e che era circondata da molto amore. Ho detto: ‘Beh, queste sono le cose che faccio!’”
In merito alle registrazioni: “Abbiamo girato quattro episodi in due giorni e il modo di lavorare in una soap mi ha subito coinvolto. Non mi piace fare molto le prove, pensarci troppo. Mi piace recitare ed esprimermi come mi sento in quel momento. La mia grande sfida è stata di informarmi sulle persone con sclerosi multipla. Se dobbiamo interpretare un malato con una malattia, allora dobbiamo onorare lei, quelle persone e ciò che attraversano. Molti dei sintomi della sclerosi multipla coinvolgono le corde vocali e la parlata rallenta. Ho chiamato allora il produttore esecutivo Frank Valentini e gli ho detto che avevo bisogno di una guida. Non riuscivo a farfugliare le mie parole. Quando si interpreta qualcuno che è infortunato, morente o malato, in ogni caso si deve impersonarlo con energia, e quindi la mia sfida più grande è stata quella di imparare bene il copione”. Per quanto riguarda il trucco di Patricia: “E’ molto minimal, non si può stare in un letto d’ospedale con le ciglia finte!”.
A proposito dei giovani Joey Luthman e Chloe Lanier, che hanno interpretato Luke e Patricia da adolescenti: “Sono stati incredibili. Voglio parlare di loro perché credo che sia importante per chi è alle prime armi avere dei buoni feedback da coloro con cui hanno lavorato. Nonostante la difficoltà della parte, si sono comportati da veri professionisti. Hanno recitato al meglio delle loro capacità e poi, come se niente fosse, sono andati a pranzo e poi abbiamo ricominciato”. Su Anthony Geary“E’ così dolce. Abbiamo parlato di Kansas City, la mia città natale, e mi ha detto quanto l’amasse; Mi ha raccontato di quali ristoranti li piacessero e quando sono arrivata nel mio camerino mi ha fatto trovare una bottiglia di salsa barbecue di Kansas City. Mi ha commossa!”. E su Jane Elliot (Tracy Quartermaine): “Appena arrivata sul set mi è venuta incontro per abbracciarmi. Mi ha consigliato d’imparare in fretta il copione, perché è il suo metodo per non finire di soffrire di Alzheimer!”.
Buon compleanno Anna Devane!

Lo scorso 10 aprile il personaggio interpretato da Finola Hughes ha festeggiato il trentesimo anniversario della sua creazione. Intervistata da “Soap Opera Digest”, l’attrice ha dichiarato che “non mi sembra che sia vero che sia trascorso già così tanto tempo. Mi piace interpretarla perché mi sorprende sempre e fortunatamente questo viaggio continua!”. Nel corso dell’intervista la Hughes ha parlato di tutti i partner, maschili e femminili, che ha avuto nel corso degli anni. Riportiamo adesso i suoi commenti più significativi.

Ian Buchanan (Duke Lavery)“E’ il mio migliore amico dal primo momento in cui ci siamo incontrati. Quando l’ho visto il giorno della sua audizione, ho subito detto che fosse il perfetto Duke. Ridiamo sempre, infatti a volte è molto difficile rimanere seri quando stiamo registrando”.
Brian Patrick Clarke (Grant): “Abbiamo condiviso una delle storyline più intense che abbia mai avuto (ndr: nel 1988, la storia del rapimento di Anna da parte dell’ex dottore del General Hospital)! E’ stato bello lavorare con lui, mi ha sorpreso la sua recitazione a tinte provata e raccapricciante”.
Jane Elliot (Tracy): “E’ sempre stata una grande amica. E’ venuta persino a New York a trovarmi quando nacque mio figlio”.
Anthony Geary (Luke): “E’ tornato come Bill nella soap nel 1991, quando io stavo per lasciarla. La leggenda era di nuovo con noi! Il primo giorno sul set l’ho guardato recitare attraverso un monitor e lo ha fatto con una tale libertà che mi ha sorpreso e l’ho invidiato. Quando sono ritornata io nel 2012, abbiamo finalmente recitato insieme. Ero così nervosa a stare accanto a lui!”.
Joseph Hardy (ex-produttore esecutivo): “Lo adoravo. Era divertente, energico, parlava velocissimo. Ridevamo sempre ed era un buon amico”.
Lynn Herring (Lucy Coe): “E’ la voce della ragione, anche se interpreta un personaggio così eccentrico. E’ la persona più energica e favolosa che abbia mai incontrato”.
Anders Hove (Faison): “Fantastico, fenomenale. Ero così nervosa a lavorare con lui perché mi rendevo conto di quanto fosse straordinario come attore. E’ molto generoso, con lui mi posso confrontare su come rendere migliori le scene, è un grande pensatore”.
Wes Kenney (ex-produttore esecutivo): “Prese le redini della soap dopo l’uscita di scena di Gloria Monty. Con lui, Anna fu messa in disparte per far più risaltare le gesta di Frisco, Robert e Sean. Allora andai nel suo ufficio e gli dissi che non poteva farlo. Mi ringraziò per averglielo fatto notare e rimediò”.
Anna Lee (Lila): “Era un’affascinante signora inglese, io e Ian trascorrevamo molto tempo con lei. Aveva una grande nobiltà d’animo”.
Edie Lehmann (Katherine): “I nostri camerini erano l’uno di fronte all’altro e così parlavamo spesso fra di noi. La cosa che mi ricordo di lei era la cura della sua pelle, e così mi acquistava le creme che riteneva più adatte per me. Era un vero talento, una grande pianista e cantante”.
David Lewis (Edward): “Ho un bellissimo ricordo di lui, anche se mi faceva a volte soggezione. Era una persona molto divertente”.
Kimberly McCullough (Robin): “Ricordo il primo giorno in cui l’ho incontrata. Ha avuto una grande importanza nel definire il personaggio di Anna perché non sapevo nulla della maternità. Mi ha aiutata a tenere i piedi per terra. Con Kimberly ho trascorso i miei momenti migliori ed è così ancora oggi”.
Gloria Monty (ex-produttrice esecutiva): “Era un vero talento, una sorvegliante di ferro. Una matta, ma nel senso buono del termine. Una volta ricordo che mi portò in un bar per parlare meglio del mio personaggio. Fu molto divertente”.
Jill Farren Phelps (ex-produttrice esecutiva): “Non l’ho conosciuta molto bene, ma quando ritornai brevemente nel 2008 fu molto gentile con me”.
Beulah Quo (Olin): “Diventammo subito amiche, anche fra le nostre famiglie. Lo stesso accadde con Argentina Brunetti (Filomena). Erano delle attrici incredibili e delle importanti guide. Io e Kimberly abbiamo lavorato molto bene con loro”.
John Reilly (Sean): “Aveva l’abitudine di indossare sempre una giacca di pelle e il mio primo giorno mi spiegò che piaceva molto agli americani. Ho pensato che fosse una cosa molto simpatica”.
Tristan Rogers (Robert Scorpio): “Il primo giorno venne nel mio camerino per fare una prova e pensai di aver di fronte Steve McQueen! Quando finimmo le nostre scene, mi disse ‘Bambina, ci divertiremo molto!’ e fu così”.
Emma Samms (Holly): “Quando io arrivai sul set, lei stava per andarsene per recitare ne ‘I Colby’. Ero meravigliata dalla sua bellezza e per il fatto che stesse per interpretare una produzione di Aaron Spelling. Ricordo che una volta ci rimase male quando sentì Tristan Rogers odorare del mio profumo dopo aver recitato insieme”.
Kin Shriner (Scott): “I nostri camerini sono stati l’uno accanto all’altro per anni. E così è diventato come un fratello e ci chiamiamo affettuosamente fra di noi ‘pal’”.
Frank Valentini (produttore esecutivo): “E’ il migliore! E’ sempre accanto a noi, è presente e ci tiene veramente allo show. Ha una visione molto moderna e credo che lui e Gloria avrebbero lavorato molto bene insieme. Entrambi hanno una forte etica del lavoro”.
Jack Wagner (Frisco): “Insieme ci siamo sempre fatti delle grandi risate. Era abile a perdere tempo pur di farci divertire tutti”.
Kristina Wagner (Felicia): “Il mio primo giorno è venuta nel mio camerino e mi ha detto di essere felice che mi avessero scelta, e poi divenne rossa dalla timidezza. Diventammo subito amiche, mi piace stare con lei”.
Sharon Wyatt (Tiffany): “Un grande cuore, una fantastica attrice. Era molto spontanea, esattamente come Lynn, Jane e Tony”.
John J. York (Mac Scorpio): “Ricordo quando arrivò sul set: era così carino! Girammo una scena in cui entravo nella sua stanza e lui si trovava senza la maglietta addosso. E’ una soap opera, è normale che accada! E’ un bravo ragazzo, era intimidito da quel gesto”.
Jason Thompson (Patrick Drake): “Lo adoro fino alla morte! Ho un grande senso di protezione nei suoi confronti, come è accaduto per Kimberly. Quando recitiamo insieme, lo facciamo in maniera molto vulnerabile. La stessa cosa accade con Ian. Mi sento al sicuro quando stiamo insieme sul set”.
Vinessa Antoine (Jordan): “Adoro questa ragazza! A parte il fatto che è così bella, è una grande lavoratrice e una ballerina, una cosa che abbiamo in comune. E’ una grande parlatrice ed io, essendo irlandese, ci troviamo a molto agio a stare insieme”.

Link all'articolo originale:
http://antoniogenna.com/2015/04/13/tv-soap-312-soap-usa-beautiful-torna-jacqueline-macinnes-wood-interviste-a-rena-sofer-e-linsey-godfrey-general-hospital-parlano-anthony-geary-dee-wallace-e-finola-hughes-so/

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