mercoledì 13 giugno 2012

“Law & Order – I due volti della giustizia”: torna da stasera la serie “madre” su Giallo (canale 38 digitale terrestre)


Ci sono serie che esercitano un forte fascino sul pubblico anche a distanza di tempo dalla prima messa in onda, a volte per gli interpreti carismatici, altre per la sempre aderenza all’attualità. Fra queste un posto d’onore spetta certamente a “Law & Order – I due volti della giustizia”, il telefilm creato da Dick Wolf che ha il pregio di accumunare entrambe queste importanti caratteristiche.
Apparso sulle frequenze della NBC il 13 settembre 1990, “Law & Order – I due volti della giustizia” è stato da allora un successo senza precedenti, un miracolo televisivo grazie a vicende che ogni settimana hanno saputo riaccendere le passioni e la coscienza civile di milioni di spettatori in tutto il mondo. E da stasera si ripresenta al pubblico italiano con le prime puntate su Giallo, il nuovo canale in chiaro del digitale terrestre (LCN 38) interamente dedicato al mondo delle investigazioni in tutte le sue sfumature. L’appuntamento è dal lunedì al venerdì alle 11.30, 15.50 e 19.15.

Una delle più apprezzate produzioni della storia della tv americana (sono state realizzate 20 stagioni nominate agli Emmy ben 38 volte), Law & Order – I due volti della giustizia ha fatto fiorire una ricca scia di spin off, adattamenti esteri, tv movie e addirittura videogames.
La sua originalità sta nel porsi a cavallo tra il poliziesco e il giudiziario affrontando ogni caso criminale da entrambi i punti di vista. La prima metà di ogni episodio è ambientata nelle difficili strade di New York dove il sergente Max Greevey (George Dzundza) e il giovane detective Mike Logan (Chris Noth), sotto le indicazioni del capitano del distretto Cragen (Dann Florek), indagano scrupolosamente sull’ultimo delitto commesso per arrivare il più presto possibile a un arresto.
La seconda metà dell’episodio si sposta nelle aule di tribunale dove i procuratori Ben Stone (Michael Moriarty) e Paul Robinette (Richard Brooks) affrontano il caso scontrandosi con un sistema giudiziario a volte complicato.
Quando l’imputato ha tante prove a suo carico e si finisce facilmente con una condanna esemplare, tutto sembra filare liscio per il team di avvocati Stone e Robinette; quando invece l’accusa non ha a disposizione basi solide su cui costruire la strategia processuale, operare nel nome della giustizia richiede decisioni difficili dagli sviluppi incerti.

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