lunedì 29 ottobre 2012

Il matrimonio di Scott Clifton; Eileen Davidson a Il tempo della nostra vita tra novità e ricordi; Victoria Rowell e Tricia Cast contro tutti; buon compleanno soap opera

Il matrimonio di Scott Clifton
Sabato 20 ottobre l’interprete di Liam Spencer è convolato a nozze con la fidanzata storica Nicole Lampson. Nell’epoca dei social network, non poteva che svolgersi tutto via web, a partire dalla proposta inviata via Twitter:


Alla cerimonia ha partecipato gran parte del cast di “Beautiful”: John McCook (Eric), Don Diamont (Bill), Ronn Moss (Ridge), Adam Gregory (Thomas), Kim Matula (Hope), Jacqueline MacInnes Wood (Steffy), Kristolyn Lloyd (Dayzee), ma non solo. Era presente anche il produttore Ed Scott, accompagnato dalla moglie Melody, ovvero Nikki Newman in “Febbre d’amore”.
La coppia è poi volata in luna di miele a Parigi.
Qui un paio di immagini scattate all’evento da Kristolyn Lloyd:
Il futuro di Kim Matula
Dopo tante uscite di scena, arriva una certezza. Tramite la sua pagina Facebook, l’attrice ha scritto che sono false le voci che la vogliono fuori dalla soap in quanto ha appena rinnovato il contratto per essere ancora Hope Logan per lungo tempo.


Eileen Davidson a “Il tempo della nostra vita” tra novità e ricordi
In un’intervista concessa a Michael Fairman, l’interprete di Kristen DiMera ha parlato del suo ritorno nella soap opera dopo 14 anni di assenza: “Avverto una certa tensione, in particolare verso i fan: per quelli storici che nutrono legittime aspettative sul mio personaggio e anche per i nuovi che non lo conoscono. Ho avuto la possibilità di costruirlo in cinque anni, così tutta la sua pazzia e il dramma sono potuti crescere e affascinarli. Se però adesso Kristen esplodesse immediatamente, non credo che il risultato sarebbe lo stesso”.
Sul ritorno, invece, di Kristen: “In tutti questi anni di assenza, ha seguito innumerevoli terapie per guarire dalla sua cattiveria. E’ rinata, ma ci sono molte persone che la spingono affinché ritorni quella di prima. La cosa divertente è che nessun di noi attori conosce davvero cosa stia per succedere. E’ una trama a più livelli”.
Sulla possibilità che si rivedano in scena anche i personaggi di Susan, Suor Maria Moira, Penelope e Thomas: “Quando Jim Reilly, il capo sceneggiatore che gli inventò, mi disse cosa voleva fare pensai che fosse drogato. Ci furono dei casting per capire chi li potesse interpretare. Fu provinata anche Brenda Epperson, che mi sostituì a ‘Febbre d’amore’ quando me ne andai nel 1988, ma fui felice quando poi li proposero tutti a me”.
“Mi piacerebbe molto che Susan tornasse. Ne abbiamo parlato qualche giorno fa, ma non saprei come potrebbe conciliarsi con il nuovo corso della soap. Non ce la vedo a bere un cappuccino a Horton Town Square e fare un complimento a Kristen. Custodisco ancora la sua dentiera. All’epoca costò parecchio, fu realizzata dalla stessa persona che fece quella di Austin Powers. Mio marito, l’attore Vincent Van Patten, non la può vedere e ai miei figli non l’ho mai mostrata”.
Infine scherza sul grande cappello che l’ha accompagnata nelle prime scene: “Non è un cappello, ma un disco volante! All’inizio delle registrazioni, quando Kristen incontra Stefano, ostacolava l’illuminazione sul mio viso. Quindi me lo hanno spostato all’indietro, ma per fortuna che fra un paio di settimane non lo avrò più. Neanche questo piaceva a mio marito.”
Sul periodo trascorso a “Beautiful”: “Sono innamorata di quel periodo. Non solo ho avuto l’occasione di lavorare con attori straordinari, ma Bradley Bell ha scritto grandi storie per Ashley. E’ stata una boccata di aria fresca. Per un momento, quando sono tornata a ‘Febbre d’amore’ ho sofferto un po’ di tristezza. Penso di essere molto più simile a Kristen che ad Ashley, fatta eccezione per la sua parte malvagia! Ashley è sì rigida, ma è un’eroina. E’ sempre vittima degli altri, ma poi trova la forza per rialzarsi. Kristen, invece, prende in giro le persone, seppur diabolicamente”.
Sull’uscita di scena di Ronn Moss e Susan Flannery: “Non so per quali motivi abbiano voluto andarsene. Sicuramente non è per una questione di denaro, ma per esplorare nuove opportunità. Quando si recita del dramma per tanti anni, poi si sente il bisogno di interpretare anche qualcosa di diverso”.
Sull’improvvisa dipartita da “Febbre d’amore”: “Andando via mi sono sentita come se fossi stata strappata dalle braccia di mia madre. E’ stato difficile salutare Peter Bergman (Jack Abbott) e Marcy Rylan (Abby), ma sono un’attrice e vado dove ci sono buone storie da recitare come in questo caso”.
Tutti (o quasi) contro il bullismo
Lo scorso 19 Ottobre, “Il tempo della nostra vita” ha festeggiato lo “Spirit Day”, la giornata durante la quale milioni di americani indossano dell’abbigliamento color viola per sensibilizzare la popolazione contro il bullismo giovanile, in particolare nei confronti degli omosessuali. Nelle immagini possiamo riconoscere Bill Hayes, Kristian Alfonso, Freddie Smith, Kate Mansi, Blake Berris, Eric Martsolf, Nadia Bjorlin, Deidre Hall, Eileen Davidson, Shawn Christian e Camila Banus.




Victoria Rowell e Tricia Cast contro tutti
Con una serie infinita di messaggi postati su Twitter rivolti a dirigenti della Sony, CBS e di “Febbre d’amore”, Victoria Rowell, l’ex interprete di Drucilla Winters ha voluto rispondere alle dichiarazioni di Steve Kant di Sony in cui auspicava il suo non ritorno nella soap poiché lontano dalla nuova direzione che sta prendendo sotto il comando di Jill Farren Phelps.
L’attrice ha accusato la produzione di aver un atteggiamento discriminatorio nei confronti delle minoranze, in particolare con quella di colore, come dimostra la sua attività a fianco della “Nat’l Urban League” con cui ha promosso diverse azioni per farle assumere dietro le quinte. La Rowell, infatti, non si capacita il motivo per cui davanti e dietro la telecamera non siano presenti in numero maggiore, nonostante il 50% del suo pubblico sia composto da persone di colore.
In un’intervista, invece, Tricia Cast, l’interprete di Nina, ha raccontato le difficoltà avute con il ritmo narrativo, spesso troppo frammentato, imposto al teleromanzo dall’ex produttrice Maria Arena Bell“Lavoravo meglio quando c’era una trama precisa da seguire. E’ faticoso essere presenti sul set per un paio di mesi e poi scomparire. Ogni volta che torni devi ricordare al pubblico chi sei, il motivo per cui intervieni nella storia, le relazioni che hai con gli altri personaggi. E poi non si vede mai la sua fine, anche se sai che sta per sopraggiungere, ma non come si verificherà. Il metodo di Maria è ottimo a livello produttivo, ma non per un attore”.
Sulla relazione tra Nina e Paul Williams (Doug Davidson): “Credo che piaccia perché sono due persone normali. Forse non emozionerà molto gli spettatori, ma sanno che non salteranno fuori degli imbrogli”.
Il ritorno di Jess Walton
In un post su Facebook, l’attrice ha scritto che ha girato circa 8 puntate della soap. Gli americani la rivedranno così nei panni di Jill a partire da venerdì 2 novembre.

Buon compleanno soap opera!
Il 20 ottobre le soap opera hanno compiuto 82 anni di vita. Ufficialmente, infatti, in questa data del lontano 1930 si indica la nascita del genere, in concomitanza con la trasmissione della prima puntata di Painted Dreams.
Creata dalla leggenderia Irna Phillips (poi futura “madre” di “Sentieri”, “Così gira il mondo” e “Destini”), lo sceneggiato aveva durata di 15 minuti e andava in onda sulle frequenze radiofoniche della WGN di Chicago. Fu venduta poi alla CBS, che la trasmise a livello nazionale, ma dati i scarsi risultati d’ascolto venne cancellata nel luglio del 1943.
La Phillips, che vi lavorò sino al 1932, si ritagliò al suo interno anche una parte di fronte ai microfoni. Interpretava il personaggio principale: la vedova Moynihan.


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